sabato 31 luglio 2010

Crema di Carote e Patate

Riparto subito, dopo una passeggiata rilassante fuori con la mia famigliola, con la ricetta che piace tanto al mio Mattia: la "Crema di Carote e Patate". Quando eravamo in albergo al mare mi ricordo che per pranzo gli avevo prenotato i tortelli con la panna e il prosciutto pensando di farlo contento (io da piccola andavo matta per tortelli, paste al sugo e invece odiavo la roba in brodo) e per me mi ero presa la crema di carote. Ah, niente... Appena ha visto il mio piatto non c'è stato niente da fare, abbiamo dovuto fare cambio e se l'è sbaffata tutta con un sorriso enorme stampato in faccia... Certo che è proprio vero che non siamo tutti uguali (per fortuna, aggiungerei!).
Ecco qui la mia versione, prendendo spunto in giro e apportando poi modifiche mie.

 


 

Crema di Carote e Patate
(ricetta mia)

 

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INGREDIENTI:

(Per 4 persone)

8 carote;
3 patate grandi;
1/2 cipolla;
erba cipollina q.b.;
prezzemolo q.b.;
olio di semi (per condire a crudo);
parmigiano grattugiato q.b.;
1 litro di brodo vegetale (fresco o anche di dado);
sale q.b.;
crostini.

PREPARAZIONE:

Pelare e tagliare a pezzi le patate e le carote. Cuocerle come preferite, io ho optato per la cottura a vapore in microonde 15 minuti a massima potenza (penso che basti anche meno). Nel frattempo preparare un litro di brodo vegetale (con il dado perché non avevo pronto il fresco) e mettere a rosolare la cipolla tagliata a fette in un pentolino (io invece di usare l'olio per soffriggerla l'ho allungata con un goccio d'acqua). Una volta pronte le verdure e appassita la cipolla, unire il tutto nel tegame e allungare con due mestoli di brodo, lasciando un secondo a scaldare e poi con il minipimer passare il tutto e ridurre in crema. Aggiungere l'erba cipollina e ancora brodo, lasciare andare per mezz'oretta facendo attenzione che tende a fare i vulcani, quindi tenetelo bello allungato e mescolato. Finite il brodo, lasciate addensare fino al punto desiderato e aggiustate di sale. Impiattare, spolverare con una manciata di parmigiano grattugiato e prezzemolo tritato, un filo d'olio a crudo, un ciuffetto di prezzemolo per guarnire e un bel po' di crostini.

 

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L'ho provata per la prima volta il 24 luglio 2010 e ormai appena posso (o quando ho delle carote o patate che ormai non sono più belle croccanti per farci un'insalata) la rifaccio perché è davvero buona e piace a tutti!

Ora sono davvero cotta e mangiata e me ne vado a letto! Notte a tutti!

Sabrina

Riciclo: Patate, Verdure (Carote, Cipolle), Brodo.

Bolzano Apple Cake

Rieccomi dopo un po' di pausa per trasloco blog. E' dura perché il mio computer non collabora ma piano piano ci sto riuscendo. Per ora ho spostato tutto ma devo ancora sistemare dei dettagli più che altro estetici.
Bene, ora mentre il mio maritino mi sta preparando le "Patatine Chips Rustiche" fatte in casa (invidiosi, eh?!) ripartiamo con un po' di lavoretti culinari che abbiamo fatto in questo periodo, anche non recentissimi. Comincerei da una buonissima torta di mele profumatissima e davvero "melosa" fatta per mia mamma che adora tanto questo genere di dolci! E pensare che a me non piacciono le torte con la frutta cotta, ma questa (sarà che l'ho fatta io e già di soddisfazione bastava) non potevo non assaggiarla e anche gustarmela. Quindi vi consiglio di provarla, magari vi rallegrerà la colazione come è stato per noi!

 


 

Bolzano Apple Cake
(ricetta presa da Claudia da "
Gennarino")
(
http://www.gennarino.org/forum/viewtopic.php?f=15&t=9455&start=0)

 

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INGREDIENTI:

125 gr di zucchero;
1 uovo intero;
1 tuorlo d'uovo;
1 cucchiaino d vaniglia in polvere (o cardamomo);
75 gr di burro fuso;
55 gr di farina;
1 cucchiaino di lievito;
90 ml di latte a temperatura ambiente;
3-4 mele "Granny Smith".

 

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PREPARAZIONE:

Far fondere il burro (io l'ho messo direttamente in microonde) e lasciarlo raffreddare. Mettere le uova con metà zucchero nel frullatore e montarle. Mentre queste lavorano, iniziare a sbucciare le mele, tagliandole prima in quattro e poi a lamelle sottili. Volendo si può tenere da parte le strisce di buccia conservandole in un recipiente con acqua e ghiaccio in frigorifero (io ho aggiunto anche una spruzzatina di limone) e utilizzarle per la decorazione. Una volta pronte le uova, aggiungere lo zucchero restante e continuare a montare fino a quando il composto scrive. A questo punto aggiungere gli aromi (vaniglia o cardamomo, io ho messo la vaniglia). Versarvi dentro il burro partendo a mescolare prima piano e poi più energicamente per rendere il composto omogeneo. Aggiungere metà del latte, la farina setacciata con il lievito, mescolare ed aggiungere il latte restante. Aggiungere le mele e mescolare con attenzione, fino a quando l'impasto non avrà rivestito tutte le mele (non vi preoccupate se sembrano eccessive, l'importante e che siano tutte ben ricoperte). Versare nello stampo e cuocere in forno a 180° per 50-60 minuti circa. La torta è cotta quando la punta del coltello infilata al centro esce pulita e la superficie ha preso un bel colore dorato. Decorare con zucchero a velo e la buccia tenuta da parte.

 

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Esperimento del 15 luglio 2010. Davvero buona! La ricetta diceva che la torta è cotta quando la punta d'un coltello infilata al centro della torta esce pulita, ma la mia rimaneva sempre un po' umida ma comunque penso proprio che è così che doveva essere (per via delle mele che scaricano molto liquido) perché una volta raffreddata era perfetta.
Mamma com'era? Se ne è sbaffata 3/4 di torta in una mattinata. :)

 

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Ne volete una fetta? Bon appetit!

Sabrina

Riciclo: Frutta (Mele “Granny Smith”).

martedì 27 luglio 2010

Crema Pasticcera

Ecco un altro pezzo usato sempre per lo "Zuccotto Toscano". Questa "Crema Pasticcera" è davvero favolosa!
E pensare che ho sempre avuto un po' di problemi a farla addensare e mi faceva una rabbia per tutti i tuorli che stavo sprecando se non riusciva come dicevo io... Invece questa al primo tentativo perfetta e senza fatica! Montersino ti adoro! Ve la scrivo così come la spiega lui, con parte delle sue "tecniche" spiegazioni. :)

 


 

Crema Pasticcera
(ricetta presa in una videoricetta di L. Montersino di "Peccati di Gola")

 

INGREDIENTI:

400 gr di latte intero fresco;
100 gr di panna fresca;
150 gr di tuorli d'uovo;
150 gr di zucchero semolato;
17,5 gr di amido di mais (che dona la struttura alla ricetta);
17,5 gr di amido di riso (che da la cremosità);
1/4 di bacca di vaniglia Bourbon.

PREPARAZIONE:

Prima cosa mettere a scaldare il latte con la panna (si potrebbe anche non usare quest'ultima ma serve per dare più corposità e cremosità alla crema). Intanto aprire la bacca di vaniglia ed estrarne la polpa che mi serve e aggiungerla allo zucchero, non nel latte perché non la assorbirebbe bene. Se possibile svuotare completamente la bacca, mettere da parte l'interno per un'altra preparazione, e immergerla nel latte per insaporire ulteriormente. Nel frattempo preparare le uova, metterle nella planetaria (o nella bacinella e usare il frullino elettrico), aggiungerci lo zucchero con la vaniglia e mettere a montare. E' importante montare l'uovo in modo che inglobi aria, così quando lo verso nel latte caldo questo deve galleggiare e quindi non si incollerà al fondo, non obbligandomi così a continuare a girare la crema. Quando le uova sono montate aggiungere gli amidi (è fondamentale usare gli amidi e non la farina perché quest'ultima nella crema non raggiungerebbe i gradi sufficienti di cottura e lascerebbe quindi il sapore di crudo al composto, e poi essendo un ingrediente vivo e ricco di enzimi, quest'ultimi nel riposo andrebbero a rovinarne la densità, a differenza degli amidi che sono materie morte).
Quando il latte sta per bollire togliere la bacca di vaniglia e versarvi l'uovo all'interno. A questo punto alzare la fiamma e, senza girare, osservare che il latte sta iniziando a ribollire ai lati dell'uovo. Quando tutto il latte ribolle dai lati e anche dal centro inizia formarsi qualche sbuffo è il momento di iniziare a frustare. Dopo due secondi la crema è già densa. Ora prendere una terrina (meglio se di vetro) e, visto che la "Crema Pasticcera" si contamina molto facilmente, sanificarla con uno scottex imbevuto in alcool alimentare, e versarvi dentro la crema. Lisciamola e copriamo immediatamente con della pellicola a contatto per non far formare la pellicina sopra e mettere in frigorifero subito, meglio ancora in freezer perché si deve raffreddare velocemente o addirittura in un bagno di acqua e ghiaccio.

 


 

Per questo esperimento (del 3/07/2010) io ho usato queste dosi che sono esattamente la metà di quelle che prevedeva Montersino: uno, perché me ne serviva una piccola quantità e due, perché 300 gr di tuorli sono veramente tante uova! Ma da come spiega lui la quantità di tuorli è variabile: può andare dai 400-450 gr di tuorlo per litro di latte ai 100-150 gr per litro, però dovrò aggiungere più zucchero. Naturalmente nel primo caso avremo una crema più grassa e ricca di tuorlo e meno zuccherina, mentre nel secondo caso un composto più magro ma più dolce. Io, visto che non sapevo come dosare bene lo zucchero, ho preferito semplicemente usare i suoi rapporti ma dimezzare le quantità.

Non mi ricordavo tanti calcoli! Ho fatto più fatica a preparare le dosi degli ingredienti che la crema stessa! :D
Per ora non ho foto, sarà per la prossima crema! Buona serata!

Sabrina

Post originale: 21 luglio 2010, ore 23:57

Riciclo: Maizena, Panna.

Pan di Spagna Classico

Si può avere caldo nonostante l'aria condizionata? Non è normale...
Ebbene si... Mal di testa, occhi pesanti e una gran voglia di pisolare... Ma i miei monelli invece sono vispi e pieni di vita... Tante cose dovrei fare: lavare i bimbi, il gelato fatto in casa alla panna, la cena per stasera, stirare (questa l'ho già eliminata a priori!), ...
Ma ora ho bisogno di un po' di carica e allora prima di tutto vi metto un aggiornamento per la ricetta dello "
Zuccotto Toscano": il "Pan di Spagna" di Luca Montarsino (di "Peccati di Gola").
Partiamo diretti allora...

 


 

Pan di Spagna Classico
(Ricetta presa in una videoricetta di Luca Montersino di "
Peccati di Gola")

 

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INGREDIENTI:

250 gr di uova intere;
175 gr di zucchero semolato;
150 gr di farina 00;
50 gr di fecola di patate (che può essere sostituita con maizena; amido di riso).
1 bacca di vaniglia Bourbon;
burro (per ungere la tortiera).

PREPARAZIONE:

Preriscaldare il forno a 180°.
Mettere le uova intere in un pentolino, aggiungerci lo zucchero semolato e accendere la fiamma e mescolare da subito con la frusta. Lo zucchero serve a non far coagulare l'uovo, quindi questa operazione va sempre fatta aggiungendo lo zucchero (se no si fa la frittata!). La temperatura del composto deve arrivare a 45°, massimo 47°, perché aiuta l'albume ad inglobare più aria. A questo punto le uova sono calde, versarle nella planetaria (o nella zuppiera e usare il frullino elettrico) e montare l'uovo al massimo della velocità. A parte setacciare la farina (che conferisce sofficità ed elasticità al dolce) con la fecola (che invece dona friabilità), per eliminare i grumi. Mentre le uova continuano a frullare ungere e infarinare la teglia, meglio se con del burro sciolto e un pennellino (potete farne anche due da 18 cm a 180° per 15-18 minuti, come fa "Montersino", e congelarne una). Preparare la vaniglia, incidendo la bacca a metà verticalmente e raschiando la polpa con un coltellino (la bacca svuotata può essere usata per lo "
Zucchero Vanigliato"), e andarla ad aggiungere alle uova che stanno continuando a lavorare. Spegnere la planetaria e controllare il livello di montatura; la massa deve "scrivere", cioè colando deve formare dei disegni sul composto che rimangono per un attimo e scendono piano piano (se questo non succede rimettere l'uovo a mescolare per un altro po'). Ora incorporare poca farina per volta alle uova, mescolando dal basso verso l'alto per non smontare il tutto (non essendoci il lievito l'aria incorporata alla uova è l'unica parte che conferisce ariosità al dolce). Versare il composto nelle tortiere, senza fare movimenti bruschi, ne lisciare con la spatola, ne sbattere, si livellerà da solo nel forno. Infornare a 180° per circa 30 minuti, o almeno fino a quando sarà bello dorato (non aprire il forno prima dei 30 minuti se no si sgonfia, bisogna attendere che le proteine siano ben coagulate prima di poterlo fare). Lasciarlo raffreddare prima di tagliarlo per farcirlo o addirittura congelarlo per utilizzarlo in seguito.


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Esperimento fatto il 2 luglio 2010 per lo "Zuccotto Toscano" ma nonostante il "Pan di Spagna" fosse ben cotto è rimasto basso, ma l'ho utilizzato lo stesso ed era perfetto.
Dovrò per forza fare altre torte per poter trovare l'errore... Chi si sacrifica a mangiarle?

Sabrina

Post originale: 21 luglio 2010, ore 18:19

Zucchero Vanigliato

Cosa vi racconto oggi?
Ma si, ho proprio una piccola storia pronta, una storia dolce e semplice che comincia con una triste e secca bacca e si conclude in un profumatissimo “Zucchero Aromatizzato alla Vaniglia".
La volete ascoltare?

 


 

Zucchero Vanigliato
(ricetta presa in una videoricetta di L. Montersino di "Peccati di Gola")

 

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INGREDIENTI:

1 bacca di vaniglia (avanzata da qualche preparazione);
100 gr (fino a 200 gr) di zucchero semolato.

PREPARAZIONE:

Prendere la bacca di vaniglia, meglio se lasciata essiccare per qualche giorno, tritarla fine e mescolarla all'interno dello zucchero. Se fate fatica a sminuzzarla, come è successo a me, tagliarla a pezzettini grossolanamente e metterla nel mixer insieme allo zucchero che darà una mano con la miscelazione. Mettere in un barattolo e riporla insieme alle altre spezie. Lasciare profumare per qualche giorno (noi l'abbiamo usato direttamente per la colazione dopo ed era già profumatissima!). La potete usare per aromatizzare di tutto: caffè, cappuccini, bevande fredde, torte (al posto della vaniglia stessa), su una coppa di fragole, ...

Volendo si può fare anche lasciando la bacca intera immersa al centro dello zucchero. Naturalmente ci vorrà più tempo, e andrà agitato più volte per far entrare in contatto anche lo zucchero sui bordi con la bacca.

 

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Prevedo tante colazioni dolci e "cariose" dietro l'angolo! :D

Sabrina

Post originale: 20 luglio 2010, ore 18:44.

Riciclo: Bacca di vaniglia svuotata.

Zuccotto Toscano

Dopo una ricetta così complicata come il "Summercapp" (ovvero il cappuccino freddo), ora una semplice semplice: lo "Zuccotto Toscano"!
Questa preparazione è stata praticamente un parto, tra paure e angosce in particolar modo sulla sua tenuta, ma devo dire che però alla fine il risultato è stato abbastanza soddisfacente. Devo veramente ringraziare Luca Montarsino di "
Peccati di Gola" per le sue spiegazioni dettagliate che ho cercato di seguire il più possibile... Io non ho un laboratorio di pasticceria in casa e quindi mi sono dovuta arrangiare! Il problema è stato preparare tutte le creme... Veramente tanto tempo tra lo sporcare, pulire, ripulire, sporcare e ripulire di nuovo tazze, tazzine e ciotole. Ma l'inconveniente più grosso è che avevo il congelatore pieno e il posto per una cosa alla volta. E questo è stato un errore, perché intanto che congelavo la meringa lo zuccotto è passato nel frigo e li ha perso un po' della sua stabilità.
A parte tutte queste lagne siamo soddisfatti e questo è l'importante. Passiamo alla ricetta che metterò a rate, scaglionando le varie sottopreparazioni.

 


 

Zuccotto Toscano
(ricetta Luca Montersino di "
Peccati di Gola")
(http://www.alice.tv/Blog/lucamontersino/post/2009/12/15/Lo-zuccotto-toscano.aspx)


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INGREDIENTI:

Per il semifreddo alla vaniglia:
275 gr di "Meringa Italiana";
200 gr di "
Crema Pasticcera";
525 gr di panna montata;
1 bacca di vaniglia bourbon.

Per il semifreddo alla panna e gocce di cioccolato:
330 gr di "Meringa Italiana";
670 gr di panna montata;
100 gr di gocce di cioccolato.

Per la finitura:
300 gr di "
Pan di Spagna";
45 gr di zucchero liquido al 75% (34 gr zucchero + 11 gr d'acqua);
10 gr di alchermes 70°;
45 gr di acqua;
cacao in polvere (facoltativo).

Per la salsa al cioccolato:
150 gr di cioccolato fondente amaro;
150 gr di panna.


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PREPARAZIONE:

Per prima cosa iniziare con tutte le preparazioni base:

1) il "Pan di Spagna", che può essere preparato in anticipo, anche il giorno prima, o usarne uno già pronto.

2) la "Meringa Italiana", di cui ho fatto un breve calcolo e per la quantità che mi serviva ci volevano all'incirca: 300 gr di albume, 600 gr di zucchero (diviso in 480 gr + 120 gr), 120 gr di acqua (anche se dopo per il mio stampo, un po' troppo grande, ne ho dovuta fare di corsa un'altra porzioncina per la guarnizione, quindi se avete uno stampo grosso fatte all’incirca 400gr/640gr+160gr/160gr). Mantenerla in freezer.

3) la "Crema Pasticcera", una porzione fatta con: 800 gr di latte intero, 200 gr di panna fresca, 300 gr di tuorli, 300 gr di zucchero, 70 gr di amido di mais, 1/2 bacca di vaniglia bourbon.

4) "la bagna all'Alchermes" (scaldare 11 gr d'acqua e sciogliergli dentro lo zucchero, quando è freddo aggiungere i 10 gr di Alchermes e i 45 gr d'acqua).

Ecco, ora che è tutto pronto prendere innanzitutto la panna dal congelatore, già dentro alla ciotola e la metto a montare nella planetaria (o a mano con il frullatore elettrico). Nel frattempo preparare il primo semifreddo alla vaniglia: unire in una terrina la "Crema Pasticcera" e la polpa della bacca di vaniglia usando la frusta e miscelando energicamente. Aggiungere la "Meringa Italiana" mescolando dal basso verso l'altro per non smontare il tutto, visto che è proprio la meringa a conferire ariosità al semifreddo. Intanto che finisce di montare la panna preparo la base del secondo semifreddo, quello alla panna e gocce di cioccolato, in cui basterà unire alla "Meringa Italiana" le gocce di cioccolato, mescolando sempre con cura per non smontare. Quando la panna sarà pronta aggiungerla nelle giuste dosi ai due composti, avendo sempre cura di mescolare dal basso verso l'altro.
A questo punto prendere lo stampo per lo zuccotto (noi non ce l'avevamo e abbiamo usato un'insalatiera in acciaio di 22 cm di diametro) e foderarlo completamente con delle fettine di "
Pan di Spagna" (a cui è stata prima tolta la crosticina) e iniziare a farcire il primo strato con il semifreddo alla vaniglia, poi uno strato ancora di "Pan di Spagna"che, una volta adagiato, va inzuppato per bene con la "bagna all'Alchermes", uno strato di semifreddo alla panna e cioccolato e per chiudere un ulteriore strato di "Pan di Spagna". Mettere in congelatore e attendere almeno due ore.
Adesso passiamo alla "ganache al cioccolato fondente". Mettiamo in un pentolino la panna a scaldare, e nel frattempo tagliare il blocchetto di cioccolato fondente a pezzetti, aiutandomi con entrambe le mani per fare leva (una sull'impugnatura del coltello e l'altra a tenere schiacciata la punta del coltello verso il tagliere). Togliere la panna dal fuoco e aggiungere il cioccolato, mescolando per bene per aiutare a scioglierlo.
Ora togliere lo zuccotto dal freezer e mettere lo stampo per qualche secondo sul fuoco, tenendolo appoggiato al fornello e facendolo ruotare su tutta la circonferenza, per riuscire ad estrarlo meglio. Riversarlo su un piatto e cospargere completamente la parte superiore con la "bagna di Alchermes", inzuppando per bene. Preparare la "sac a poche" con beccuccio "Sant'Honoré" (io non ce l'avevo e ho usato quello a stella n. 10) e riempire con la "Meringa Italiana". Ricoprire il dolce di strisce verticali partendo dal basso verso l'alto, lasciando posto in cima per versarci in ultimo la "ganache di cioccolato".

 

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A questo punto ricoprire di cacao in polvere o, se volete essere più raffinati, fiammeggiare la meringa con il cannello (come abbiamo fatto noi). Conservarlo in freezer e passarlo in frigorifero almeno un'ora prima di servirlo. Al momento della presentazione riempire l'incavo superiore con la salsa di cioccolato tiepida ma ancora abbastanza liquida.

 

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Questo l'ho fatto con l'aiuto di Tony per il compleanno di Mattia, per i suoi 6 anni. E' stata una sfacchinata ma soddisfacente. Abbiamo cominciato il 3/07/2010 e finito il giorno dopo. L'unico problema è, che per paura di smontarlo, l'abbiamo tirato fuori all'ultimo dal congelatore ed era un pezzo di ghiaccio, durissimo, il coltello si era infilato a fatica e non usciva più! C'è voluto un bel po' prima di farlo riprendere almeno per seghettarne via una fetta.

 

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Andrebbe messo in frigo ora prima di servirlo e lasciato fuori completamente almeno 20 minuti (per lo meno da noi è stato così, visto che abbiamo un freezer che congela "a balla"!!).
Al momento dell'assaggio abbiamo messo a tavola anche il pentolino con la ganache avanzata e ci abbiamo intinto gli "
Zuccocchi", tanto per rimanere leggeri. I miei bimbi e il mio nipotino "Kevin" hanno gradito molto la fase dell'inzuppamento... :)

 

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Ed ecco a voi la fetta pronta per andare incontro al suo destino... Nelle nostre pance!


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Spero che possa piacere anche a voi. Al più presto aggiungerò i link alle varie sotto-preparazioni. Buonanotte.

Sabrina

Post originale: 6 luglio 2010, ore 01:59.

Summercapp

Eccoci qui,
mentre in questa giornata calda mi sto pappando uno yogurt commerciale (ahimè a questo giro) ma almeno bello fresco, vi annuncio che ho risolto il problema del cappuccino in estate! Chiunque, come me, non vuole rinunciare a berselo nemmeno nelle giornate più afose ecco che arriva la soluzione per la colazione estiva: il "Summercapp"! Un cappuccino freddo shekerato semplicissimo ma gustoso! Davvero buono.
Ecco la super impegnativa ricetta eh eh eh...

 


 

Summercapp
(ricetta mista)

 

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INGREDIENTI:

150 ml di latte (un bicchiere non proprio pieno);
1 cucchiaio colmo di cappuccino solubile (o 2 cucchiai di caffè espresso normale);
1 cucchiaio scarso di zucchero (io ho usato il mio "
Zucchero Vanigliato" per dare più profumo);
3 o 4 cubetti di ghiaccio;
shaker.

 

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PREPARAZIONE:

Scaldare il latte (volendo un minuto in microonde) e quando è bello caldo scioglierci dentro lo zucchero. Mettere nello shaker il cucchiaio di cappuccino solubile (o il caffè), il latte zuccherato e velocemente i cubetti di ghiaccio. Agitare bene lo shaker fino a quando tutto il ghiaccio non si sarà sciolto. Continuare ancora per un minuto scarso e poi versare in un bicchiere (volendo ghiacciato). Se si vuole un po' di schiuma, aprire il filtro dello shaker e far colare la schiumetta.

 

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Spero aver rinfrescato le vostre mattinate!

Sabrina

Post originale: 4 luglio 2010, ore 13:47.

Pancakes

Rispolvero una vecchia ricettina della colazione: i "Pancakes".

C'è stato un periodo in cui li preparavo sempre ai bimbi e sono arrivata addirittura a prepararne una dose intera, sigillarli in sacchettini separati per poi scaldarli due secondi in microonde al mattino e farli mangiare ai bimbi mentre andavamo a piedi all'asilo.

Belli dolci e gonfi... Con lo zucchero a velo poi fantastici. Il classico sarebbe buttarci sopra una bella spruzzata di sciroppo d'acero ma sinceramente, per paura di esagerare e trasformarli ancora di più in una bomba, ho preferito non provarlo.




Pancakes
(ricetta presa da Carmen di “Croce&Delizia”)
(http://croceodelizia.splinder.com/post/17720216/pancakes)


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INGREDIENTI:

250 gr di farina 00 (setacciata);
250 ml di latte;
2 uova;
2 cucchiai di zucchero di canna;
2 cucchiai di zucchero semolato;
1 bustina di vanillina;
1 cucchiaio di lievito per i dolci.



 
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PREPARAZIONE:

Mischiare bene le uova con il latte e lo zucchero. Aggiungere la farina, mescolare bene e, infine, il lievito e la vanillina. Scaldare bene una padella antiaderente e cuocere versando un mestolo di pastella per volta, a fuoco basso, da entrambi i lati. Per avere un risultato abbastanza gonfio mettere una mestolata di composto al centro della padellina e non muovere per stendere, lasciare che si stenda da sola e che si gonfi.
 


 

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Questi sono tutti i tentativi per rivoluzionare i "Pancakes"... Uno il pancakes a coniglietto e gli altri i pancakes con i disegni, ottenuti semplicemente mischiando a metà del composto un po' di cacao in polvere, poi una volta calda la piastra faccio prima le scritta con un cornetto di carta usando uno dei due composti e poi con l'altro ce lo verso sopra come se facessi un pancakes normale.


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Buonanotte ormai e buona colazione!

Sabrina

Post originale
: 4 luglio 2010, ore 01:36.

Orzo con Germogli di Soia e Verdure

Oggi, giorno del compleanno del mio ometto Mattia (auguri amore mio che compi ben 6 anni!), ricetta semplice e veloce perché sono stanca che tutti mi dicano che rovino le diete! Non sia mai! :)
Allora ve ne propongo una che non è molto golosa ma per uno che vuole tenersi in forma è di certo più gratificante del solito petto di pollo alla piastra o riso in bianco.
Tutto parte oggi (03/07/2010) dal mio pacchettino di orzo che mi ero comprata con tanta gioia e volevo assolutamente consumare. Pensare che prima di dimagrire odiavo i cereali e ora ne vado matta, in tutte le maniere. Prendo lo scatolino in mano e penso... "Che ci faccio? ... Dai in bianco e via!". Poi ho pensato che avevo dei fagiolini congelati "Ce li aggiungo!", nella dispensa c'erano i germogli di soia che non avevo mai usato ed ero curiosissima "Ce li aggiungo!", poi visto che c'era il verde e c'era il giallino una carotina ci stava bene, no?
Ed ecco qua il risultato...

 


 

Orzo con Germogli di Soia e Verdure
(ricetta mia)

 

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INGREDIENTI:

(Per una persona)

60 gr di orzo;
80 gr di carote (circa 1 carota);
80 gr di fagiolini (circa 1 manciata);
40 gr di germogli di soia già conditi (circa 3 forchettate);
qualche goccia di salsa di soia;
sale q.b.;
olio di semi di mais q.b.

 

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PREPARAZIONE:

Tagliare le carote a dadini piccoli e metterle a lessare in acqua bollente salata. Se vi piacciono le verdure al dente, come a me, le potete cuocerle direttamente con i fagiolini che non ci sono problemi, se invece volete andare sul sicuro cucinatele separatamente fino al punto desiderato. Prendere i germogli di soia e sciacquarli direttamente in un colino sotto l'acqua corrente e scolarli bene. Tagliare i fagiolini a pezzettini e preparare tutte le verdurine in un piatto a parte. Lessare l'orzo in acqua salata bollente e cuocerlo al dente, circa 10-12 minuti, a seconda dei gusti. Scolarlo e metterlo in una padellina antiaderente, versarci dentro le verdurine e i germogli di soia. Amalgamare per qualche secondo e poi insaporire con la salsa di soia. Lasciare un attimo a scaldare e poi impiattare e rifinire con un filo d'olio a crudo.

 

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Mi scuso per le dosi approssimative ma è stata una cosa talmente improvvisata che non ho pesato nulla.
Sarà per la prossima volta!

Sabrina

Integrazione dosi: 05/07/2010.
Post originale: 03 luglio 2010, ore 19:18.

Riciclo: Orzo, Germogli di soia, Verdure.

Torta Tenerina

In questi giorni in cui ho una voglia matta di roba dolce e cioccolatosa, proprio una crisi, non c'è niente di meglio che tirare fuori la "Torta Tenerina" (presa dalla "Torta Tenerina" di Sonia di "Giallo Zafferano"). Buona e semplice. Perfetta per i compleanni. Eccola qui proprio come la presenta Sonia.

 


 

Torta Tenerina
(ricetta presa da Sonia di "
Giallo Zafferano")
(
http://ricette.giallozafferano.it/Torta-tenerina.html)


1

 

INGREDIENTI:

100 gr di burro;
200 gr di cioccolato fondente;
60 gr di farina (setacciata);
3 cucchiai di latte;
3 uova medie;
150 di zucchero;
1 pizzico di sale;
zucchero a velo vanigliato (per guarnire).

PREPARAZIONE:

Preriscaldare il forno a 180°. Spezzettate il cioccolato fondente e mettetelo a sciogliere a bagnomaria fino a che divenga cremoso e liscio. Tagliate il burro freddo a cubetti e aggiungetelo lentamente (2-3 cubetti alla volta) al cioccolato fuso ancora sul fuoco, avendo cura di farlo assorbire bene prima di aggiungerne altro. Quando avrete disciolto tutto il burro togliete il pentolino dal fuoco e lasciate intiepidire il composto.
Nel frattempo sgusciate le uova e ponete i tuorli a montare con metà dello zucchero: sbattete per bene con le fruste di uno sbattitore o con un robot da cucina fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso.
Sempre sbattendo, unite il composto di cioccolato e burro a quello di tuorli e zucchero, unitamente al latte tiepido e alla farina: versate la crema ottenuta in una ciotola capiente.
A parte, montate gli albumi con il pizzico di sale, aggiungete il restante zucchero e sbattete fino a che non si formi una crema bianca compatta; poi, con un mestolo di legno o una spatola, incorporate delicatamente gli albumi montati a neve con lo zucchero al composto di cioccolato, mescolando dal basso verso l’alto.
Imburrate e infarinate una tortiera del diametro di 24 cm e versateci dentro l’impasto della torta: infornate in forno già caldo a 180° per 25-30 minuti, quindi spegnete il forno, e lasciate raffreddare la torta tenendo lo sportello del forno socchiuso. Una volta fredda, estraete la torta dallo stampo (con molta delicatezza e stando attenti a non romperla) ponetela su di un piatto da portata e cospargetela di zucchero a velo vanigliato.

 

2

 


 

A presto.

Sabrina

Post originale: 24 giugno 2010, ore 23:17.

Riciclo: Cioccolato fondente, Burro.

Torta d'Amarene e Sospiri

Buonasera a tutti!
Rieccoci di ritorno dalla nostra fuga vacanziera. Si proprio così perché è stata talmente improvvisata che anche noi ancora non ci crediamo. Giovedì 24/06/2010 al mattino ancora non pensavamo a niente e in un giorno abbiamo prenotato, fatto valige, costumi e via, partiti! Devo ammettere che io non sono un’amante delle manovre impulsive, ma questa vacanza è riuscita molto meglio di tutte quelle super prenotate che abbiamo fatto le altre volte. Forse semplicemente per il fatto che eravamo partiti molto più liberi e con aspettative molto più modeste: ci andava bene tutto pur di partire!
Come ricetta del ritorno vi propongo un altro dolce. Si, si lo so che sembra che faccio sempre e solo dolci, ma come già spiegavo è l’unica cosa che posso solo assaggiare e poi offrire invece se fai un primo e un secondo non riesco a farlo avanzare! Quindi è tutta questione di dieta… Anche se sembra un controsenso. :)
Però questa ricetta è anche particolare perché la sua sperimentazione è legata a una storia tra me e la mia amica Gilda da cui deriva il suo nome particolare, ma questa è un’altra storia… Lasciamo stare.
La ricetta mi è stata data dalla mia amica che l’ha sperimentata per consumare le amarene che Mirco, il suo moroso, aveva raccolto dal suo orto. Ne aveva talmente tante che ci ha fatto la marmellata, le ha mangiate, regalate,… Era proprio ora di un bel dolce!

Io l’ho provata prima da loro ed era buonissima e visto che il generoso Mirco ha fatto dono anche a me di una busta di 2 kg di amarene, giovedì 24/06/2010 nonostante i preparativi delle valige lampo e tutto, mi sono voluta lanciare nella sperimentazione. Risultato: è perfetta! La pasta è’ riuscita bella asciutta e le amarene sono rimaste umide il giusto per togliere l’effetto “pastone” in bocca. Niente, è da provare… Poi se avete delle amarene fresche è davvero un’altra cosa.




Torta d'Amarene e Sospiri
(ricetta presa da "CookingShop")
(
http://www.cookingshop.it/pdf/pdf-ricetta.aspx?id=1214l)


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INGREDIENTI:

750 gr di amarene fresche;
1 bustina di zucchero vanigliato;
mezzo cucchiaino di cannella in polvere;
100 gr di burro morbido;
100 gr di zucchero;
2 uova;
125 gr di farina bianca;
mezzo cucchiaino di lievito in polvere.


 
PREPARAZIONE:

 

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Preriscaldare il forno a 200° ed imburrare uno stampo da 24 cm di diametro. Lavare le amarene e snocciolarle. Amalgamarle con lo zucchero vanigliato e la cannella (io non ce l'avevo). Lavorare a crema il burro con lo zucchero e le uova, incorporare la farina setacciata con il lievito e versare il composto nello stampo. Ricoprire la torta con le amarene e cuocerla sul ripiano centrale del forno per 35 minuti. Una volta pronta, lasciarla raffreddare e successivamente ricoprirla con un po' di zucchero a velo.


 

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Tentativo del 24 giugno 2010 con amarene fresche dall'orto di Mirco.


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Alla prossima!

Sabrina
 

Post originale: 29 giugno 2010, ore 20:25.

Riciclo: Frutta (Amarene).

Lemon Curd

Per questa parte invece devo ringraziare Sonia di "Giallo Zafferano" e le sue perle!
Questa ricetta l'avevo già scoperta tempo fa quando ancora ero inespertissima e giravo solo occasionalmente tra le pagine di "
Cookaround Forum", ma il nome "Lemon Curd", la sua consistenza e il suo colorito mi aveva già affascinata. E devo dire che come primo esperimento dopo anni di conoscenza di questa meraviglia è valso davvero la pena! E' una pura spremuta di limone, di profumo ed energia. Buonissima e inebriante.
Naturalmente deve piacere il limone perché se no fate pure retro! ^___^

 


 

Lemon Curd
(ricetta di Sonia di "
Giallo Zafferano")
(http://ricette.giallozafferano.it/Lemon-curd.html)

 

INGREDIENTI:

100 gr di burro;
3 limoni ( la scorza e il succo filtrato);
1 cucchiaino di maizena;
3 uova intere;
2 tuorli d'uovo;
1 bustina di Vanillina;
220 gr di zucchero.

PREPARAZIONE:

Iniziamo la preparazione del “Lemon Curd”, prendete un pentolino, a bagnomaria, sciogliete il burro mescolandolo con lo zucchero.
Quando si sarà ben amalgamato, unite le uova precedentemente sbattute, la scorza e il succo filtrato del limone dove avrete disciolto la maizena, e la bustina di vanillina , continuando a mescolare lentamente: tenete il fuoco molto basso e fate solamente fremere l’acqua del bagnomaria, per evitare che l’uovo si raggrumi (se dovesse succedere come è capitato a me far passare in un colino per togliere i grumi); la crema non deve mai bollire.
Continuate la cottura sempre a fuoco basso fino a che la crema non comincerà ad addensarsi.
Per capire quando è pronta basta immergervi un cucchiaio di legno, quando vedrete che la crema non scivolerà più via, allora sarà il momento di spegnere il fuoco (nel mio caso l'ho dovuta far cuocere un bel po').
Prendete ora un colino a maglia molto fine e setacciate la crema per eliminare la buccia di limone ed eventuali grumi; potete conservare il “Lemon Curd” in frigorifero per qualche giorno (oppure buttarla subito su una bella “pasta frolla” o ancora meglio affondarci dentro una bella cucchiaiata! ^___^).

 


 

Questo è l'esperimento che ho fatto il 27 gennaio 2010 abbinata alla "Crostata di Meringhe al Limone". Era proprio la crema che cercavo per questa torta! Un connubio perfetto!

 

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Ecco qui, dopo tutti questi elogi alla crema vi annuncio che quando la rifarò metterò una sua foto, ma per ora proprio non l'ho fatta.
Vi saluto e vi auguro un buon inizio di giornata!

Sabrina

Post originale: 24 giugno 2010, ore 06:00.

Riciclo: Frutta (Limoni), Burro, Maizena.

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