domenica 30 ottobre 2011

Cheese Naan

Rieccoci. Allora come vi dicevo, nel post precedente, come terza preparazione di oggi (30/10/2011) ho preparato il “Cheese Naan”. Cosa dire? Una rivelazione! L’ho fatto per sfizio, per curiosità… Avevo un pochino di formaggio Philadelphia e ho detto dai si, ci provo! Perchè il “Cheese Naan” non è altro che un tipo di pane indiano farcito di formaggio cremoso, impacchettato e cotto sulla piastra come se fosse una piadina. E’ buonissimo! Da provare.

 


 

Cheese Naan
(ricetta presa da Benedetta Parodi in “I Menù di Benedetta”)

 

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INGREDIENTI:

300 gr di farina;
1/2 bustina di lievito granulare;
3 cucchiai d’olio;
1 vasetto di yogurt bianco;
250 gr di formaggio cremoso;
sale q.b;
acqua tiepida.

 

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PREPARAZIONE:

Mescolare lievito e farina. Aggiungere yogurt, olio, sale e acqua. Impastare almeno 10 minuti. Lasciare riposare per 1 ora. Tagliare l’impasto in 5 parti e stendere tutte le parti formando dei dischi. Mettere una bella cucchiaiata di formaggio al centro di ogni disco. Richiuderlo in 4 parti e schiacciarlo un po’ con il mattarello da entrambi i lati. Cuocere in padella con coperchio 2 minuti per lato.

 

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Io ne ho fatto solo mezza dose perchè avevo poco Philadelphia… E infatti mi è bastato solo per il primo “Cheese Naan”. Allora ci siamo ingegnati, visto che ne avevo altri due dichi e ne ho fatti uno con sola mozzarella grattugiata e un altro con mozzarella grattugiata, acciughe spezzettate e capperi. Beh quest’ultima è stata una rivelazione per Tony! Gli è piaciuta da morire! Quindi fatele e farcitele con qualsiasi cosa! Meritano!

 

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Sabrina

Yo-Yo

Ecco con la seconda parte della produzione di questa domenica di riposo. Ma se io non pasticcio non sono felice! Boh. Quindi ho fatto gli “Yo-Yo” per la merenda di Tia a scuola… Ve li ricordate? Quelle merendine della Motta ripiene di cioccolato e decorate con strisce di cioccolato sopra? Lascerò giudicare a voi il risultato, almeno quello visivo… ^^

 


 
Yo-Yo
(ricetta presa da Benedetta Parodi in “I Menù di Benedetta”)

 

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INGREDIENTI:

90 gr di farina;
90 gr di zucchero;
3 uova;
1/2 bustina di lievito;
1 bustina di vanillina;
50 gr di cioccolato fondente;
marmellata o crema di cioccolato (per farcire).

 

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PREPARAZIONE:

Sgusciare le uova e montarle con lo zucchero. Aggiungere la farina, la vanillina e il lievito. Montare bene. Su una teglia coperta da carta forno preparare dei cerchi d’impasto con il cucchiaio (circa 2-3 cucchiaiate a cerchio). Cuocere in forno a 180° per 10 minuti. Una volta cotti rifinire con una formina (io ho usato un bicchiere aiutandomi con un coltello per rifilare). Farcire con la marmellata o la crema di cioccolato, chiudere a 2 a 2. Sciogliere il cioccolato fondente in microonde e guarnire gli Yo-Yo con strisce di cioccolato fuso.

 

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Queste le ho farcite con la “Marmellata di Pesche” che ho fatto io quest’estate. E sono già state testate e infilate in zaino. Tony si è anche sacrificato a finire gli avanzi di pasta e cioccolato… Con molta fatica però… ^^

 

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Pulita la cucina, fatto un pisolino e poi… Indovinate cosa mi sono messa a fare? Il “Cheese Naan”! Se volete sapere cos’è andate nel prossimo post…

Sabrina

Palle di Neve

Evvai oggi giornata ricca!

Eh, si… Oggi (30/10/2011) che è domenica mi sono svegliata alle 8:00 ho preparato la colazione per i bambini, che erano già super svegli, ci siamo vestiti e abbiamo fatto una passeggiata di un’ora, poi parcogiochi un’altra 40ina di minuti (loro giocavano e io leggevo un libro) e poi a casa… Per scoprire cosa? L’ora è cambiata ed ora siamo un’ora indietro rispetto a prima! Morale della favola invece che alle 9 sono uscita a fare la passeggiata alle 8 di domenica! Ecco perchè non c’era nessuno!! ^^

Vabbè a parte questo appena sono tornata a casa mi sono messa all’opera con le pulizie perchè non vedevo l’ora di preparare il pranzo. Avevo intenzione di fare gli strozzapreti (che si intonano molto alle mie recenti situazioni ^^) con il pesto alla siciliana. Ma visto che non avevo i pomodori freschi e non volevo rischiare un risultato mediocre con la polpa pronta ho deciso di rimandare. E ora che faccio? Avevo la ricotta, parmigiano e pangrattato…
Mi è venuta in mente una ricettina…

 


 

Palle di Neve
(ricetta presa dall’amica di mia mamma Loriana)

 

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INGREDIENTI:

500 gr di ricotta;
8 cucchiai di pane grattugiato;
10 cucchiai di formaggio grattugiato;
noce moscata;
2 uova;
sale;
besciamella (già pronta oppure con questa ricetta
qui);

prosciutto cotto (facoltativo, io non l’ho messo).

 

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PREPARAZIONE:

Preriscaldare il forno a 180°. Iniziare con il preparare la besciamella, se non avete quella già pronta. A questo punto miscelare tutti gli ingredienti (tranne il prosciutto) creando un impasto omogeneo. Fare delle palline, ungere la teglia e posizionarle una accanto all’altra. Quando la teglia è riempita ricoprire il tutto di besciamella e una spolverata di parmigiano. Fare cuocere per 20 minuti in forno a 180°. Poi a piacere decorare con ciuffetti di prosciutto cotto a fine cottura.

 

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Ecco qui. Sono piaciute un sacco qui a casa, Mattia e Giada facevano a gara per prenotarsi quelle rimaste e io “Tranquilli ce ne è un’altra teglietta in forno” e Tony “No! Quella me la porto domani a lavoro! Sono troppo buoni!”…

Poi appena pulita la cucina, e tutto riordinato, cosa ho fatto? Ho ritirato fuori bilancia e ciotole e mi sono rimessa all’opera, sotto le occhiate stupite di Tony, e ho fatto gli “Yo-Yo”! Ma questi li trovate nel prossimo post!

Sabrina

sabato 29 ottobre 2011

Orecchiette alle Cime di Rapa

Oggi secondo appuntamento! Ora vi mostro come ho preparato il primo piatto della nostra cenetta di Anniversario (28/10/2011): le “Orecchiette con le Cime di Rapa”. A Tony sono piaciute mentre i bambini hanno storto un po’ il naso tutto il tempo. Vabbè, si devono abituare a mangiare un po’ di tutto.

Bene proseguiamo lisci come l’olio…

 


 

Orecchiette alle Cime di Rapa
(ricetta presa da Benedetta Parodi in “Cotto e Mangiato”)

 

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Ingredienti:

5 gambi di cime di rapa;
3 spicchi d’aglio;
olio q.b;
peperoncino q.b;
3 filetti d'acciuga;
250 g di orecchiette;
pecorino (io avevo il parmigiano e va bene lo stesso)
.


Preparazione:

Lavare e pulire le cime di rapa selezionando soltanto le cime e qualche foglia più tenera. Versare le cime di rapa in acqua bollente salata e nel frattempo, in una padella antiaderente, far soffriggere gli spicchi d'aglio schiacciato con i filetti d'acciuga e poco peperoncino. Dopo tre minuti di bollore dell'acqua con le cime di rapa, aggiungere 250 g di orecchiette. Scolare tutto e versare la pasta con le cime di rapa nella padella con il soffritto e far saltare per qualche minuto, quindi servire con una spolverata di pecorino.

 

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Naturalmente noi con la nostra fortuna abbiamo trovato tutte le cime di rapa senza una vera e propria “cima di rapa” e ci siamo accontentati delle foglie… Forse non è stagione, mah…

Sabrina

Torta Caprese

Buondì!

Ecco qua che sono già pronta sul divano, con una gamba stesa perchè mi fa troppo male (la vecchiaia ^^), con la ricettina di oggi. Ma partiamo da un po’ più lontano… Ieri era l’anniversario mio e di Tony, 10 anni! Naturalmente non essendo sposati noi contiamo ancora gli anni dal giorno in cui ci siamo messi insieme… Oddio avevo 16 anni… Come vola il tempo. Pensare che poche settimane prima di conoscere lui giocavo ancora con le Barbie in cortile con la mia vicina di casa ^^. Allora per festeggiare, visto che i soldi in questi mesi non li vediamo nemmeno con il binocolo, abbiamo deciso di andare qualche giorno prima al cinema a vedere “I Tre Moschettieri” (di mercoledì per risparmiare! Che tristezza…) e invece ieri (28/10/2011) ci siamo fatti una cenetta: “Orecchiette con le Cime di Rapa”, “Hot Dog Caserecci”, “Ketchup Home-Made” e “Torta Caprese”. E ora vi ripropongo la torta che qui è piaciuta davvero tanto, con quel sentore di mandorle sbriciolate che ci sta benissimo.
Ah, dimenticavo… Ancora auguri amore!!!

 


 

Torta Caprese
(ricetta presa da Benedetta Parodi in “I Menù di Benedetta”)

 

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INGREDIENTI:

150 gr di mandorle pelate;
125 gr di cioccolato fondente;
acqua q.b;
125 gr di burro;
3 uova;
100 gr di zucchero;
sale q.b;
zucchero a velo q.b.

 

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PREPARAZIONE:

Preriscaldare il forno a 180°. Tostare le mandorle (in fondo in questo post trovate il procedimento) e tritarle nel mixer. Fare sciogliere il cioccolato con un goccino d’acqua, aggiungere il burro. Rompere le uova separando i tuorli dagli albumi. Sbattere i tuorli con lo zucchero. Montare i bianchi a neve con un pizzico di sale. Unire le mandorle al cioccolato e aggiungere ai tuorli. Incorporare delicatamente anche i bianchi. Versare l’impasto in una tortiera ricoperta da carta forno. Cuocere in forno a 180° per 25/30 minuti. Una volta raffreddata cospargere di zucchero a velo.

 

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Finalmente sono riuscita a spuntarla su questa torta! L’avevo fatto quest’inverno per il compleanno di mia nonna ed era venuta un disastro… Che tristezza, poco dopo averla sfornata avevo trovato dietro al mixer la ciotolina con gli albumi e allora ho capito il perchè del fallimento… Vabbè può capitare. Per fortuna che ne avevo preparato anche un’altra torta per sicurezza. Fiuuuuu mi è andata bene… ^^ Questa volta invece tutto bene tranne per il fatto che, per la fretta di andare a prendere Giada all’asilo, togliendo la carta forno sotto e tenendola con una sola mano l’ho spezzata in due! Per fortuna che con lo zucchero a velo non si vede!  Che disastro la fretta!! ^^

No, no! Prima di andare voglio appuntarmi una cosa buffa. La sera del cinema mia mamma è venuta verso le 18:30 a tenere i bambini e intanto che noi ci preparavamo lei si è messa a fare una sua piccola cena/spuntino. Si era portata un pezzetto di pecorino, un pezzo di Emmental e una micca di pane. Quando noi stiamo per uscire ci fa: “Dai sedetevi un attimo che facciamo cena. Pane e formaggio! Non è tanto ma a me piace anche così.” Figurati… per due come noi che siamo “formaggio-dipendenti” era troppo perfetto!
Poi al cinema c’era una scena bellissima in cui i tre moschettieri sono a tavola a studiare progetti e arriva il loro sguattero con un tagliere “Eccovi la cena signori! Pane e formaggio.”
Io e Tony: “Nooooo! Come mia/tua mamma!!!” ahahahahahahah

Sabrina

giovedì 27 ottobre 2011

Fesa di Tacchino Tonnata Light

Buongiorno a tutti!

Oggi è una giornata freddina ma visto i giorni passati, tra diluvi e temperature basse, devo dire che è anche piacevole. Sono riuscita a farmi la mia passeggiata, commissioni varie ed andare a portare un po’ di conforto culinario (due pezzetti di pizza buonissima del forno “Frati” di Fidenza, tanto per non far pubblicità ^^) alla mia ex-collega che è un po’ giù di tono per problemi vari. Ti mando un abbraccione Babi!!

Poi sono arrivata a casa. Giorno libero perchè i bambini sono a scuola fino alle 16:00. I lavori li ho già fatti stamattina. Il computer è libero. Tutto il tempo a disposizione. La cucina in ordine e che cosa faccio? Mi metto a cucinare logico! Ma si! Sporcacciamo tutta la cucina! Allora mi sono messa sotto con le “Polpette al Sugo con Piselli”, il profumo è spettacolare il gusto ancora non so, devo aspettare il verdetto dei miei tre giudici stasera. Già sento le lamentele di Mattia “mamma a me non piacciono i piselli, io i piselli non li voglio…” e le leccatine di Giada “a me piacciono i piselli, mamma a me piacciono” e io con Tony che ridiamo sotto i baffi per i doppi sensi… Vabbè cose di tutti i giorni.

La ricetta di oggi è un piattino Light (24/10/2011), ma a mio parere gustoso… O forse è la fame che mi fa parlare così? Noooo, è piaciuto anche a Tony quindi era proprio così. ^^

 


 

FESA DI TACCHINO TONNATA LIGHT
(varie ricette “Dieta Dukan”)

 

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INGREDIENTI:

1 etto di fesa di tacchino;
1 scatoletta piccola di tonno al naturale;
1 uovo;
1 cucchiaino di capperi;
1/2 cucchiaino di senape;
1 pizzico di sale;
50 gr di yogurt magro (o formaggio magro);
latte scremato q.b;
1 uovo sodo (facoltativo per guarnizione).

PREPARAZIONE:

Iniziare preparando l’uovo sodo, far bollire l’acqua e cottura 10 minuti dopo il bollore. Farlo raffreddare in acqua corrente fredda. Sgusciarlo e schiacciarlo con la forchetta. Mettere nel vasetto del minipimer l’uovo sbriciolato aggiungendo lo yogurt (o formaggio magro), il sale, la senape. Frullare bene il tutto fino ad ottenere una bella crema morbida, una sorta di maionese light. Se dovesse risultare troppo compatta diluirla con un goccio di latte, senza esagerare. A questo punto aggiungere il tonno e i capperi, frullare di nuovo. Prendere il piatto e versarci sopra una prima cucchiaiata  e spargere bene. Poi iniziare ad alternare strati di fesa di tacchino e salsa, che deve andare a coprire bene tutte le varie fette. Guarnire con qualche cappero e volendo fette di uovo sodo.

 

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Ecco qua, in poco tempo un piattino leggero per cambiare un po’.

Prima di lasciarvi volevo lasciare un piccolo pensiero anche sul blog per l’incidente avvenuto domenica scorsa in moto GP, ovvero la tragica morte di Simoncelli, il “Sic”… Si sa che quando uno sceglie un determinato hobby o sport come quello che è il motociclismo ne conosce anche i rischi e pericoli però nessuno merita di morire in questo modo, proprio lui che l’hanno scorso aveva detto: “Per essere ricordati bisogna anche saper rischiare". Quando poi ti trovi di fronte alla scomparsa di un ragazzo di soli 24 anni, con tutta una vita davanti, un carattere solare che non passava certo inosservato, un ragazzo come tanti altri, un po’ troppo vivace e un po’ guascone come potrebbe essere anche mio figlio a quell’età… Davvero queste cose ti spezzano il cuore. Mando un grosso abbraccio alla sua famiglia che ha subito più di tutti questa grave perdita e un abbraccio anche lui che da lassù spero soffra meno di tutti noi.

 

SIMONCELLI

 

Sabrina

martedì 18 ottobre 2011

Carne a Pizzetta

Ciao a tutti!

Oggi nuovo argomento. Voglio salutare tutte le persone che mi leggono e, anche se non sono tante, le vorrei ringraziare! Grazie a tutti!! Spero di essere stata spunto per qualcosa. Di mie invenzioni non c’è nulla però c’è molto impegno. Non è uno dei classici blog di cucina curati e con foto super professionali (magari potessi permettermelo! ^^), ma è più un ricettario personale con tutte le preparazioni che ho provato e mi sono piaciute maggiormente.

Altra cosa. Commentate!! Se no io non mi accorgo di nessuno di voi!! In basso, alla fine di ogni ricetta, c’è la scritta “commenti” (con davanti il numerino riferito a quelli fatti). Se ci cliccate su appare direttamente la schermata per il commento. Arrivati a questo punto basta che cliccate su “Commenta come:” e scegliete “Nome/Url” e inserite il vostro nome (o nickname). E’ più complicato a dirsi che a farsi credetemi. ^^
Qui potete scrivere apprezzamenti, suggerimenti, critiche (si accetta tutto!) o anche solamente passare per un saluto.

Adesso andiamo dritti al sodo e passiamo alla ricetta di oggi: “Carne a Pizzetta”. E’ praticamente un polpettone mascherato da pizza e indovinate da chi ho preso spunto? Si, da Benedetta Parodi, sempre lei. ^^ E’ difficile resistere visto che io e Mattia a pranzo guardiamo sempre le sue ricette, e quando scopri che sono anche facili, sfiziose o un bel metodo per usare in modo innovativo le solite cose sepolte in frigor/congelatore benvenga!

 


 

Carne a Pizzetta
(ricetta presa da Benedetta Parodi dal programma “I Menù di Benedetta”)

 

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INGREDIENTI:

300 gr di carne macinata;
250 gr di pane vecchio (se no va bene anche quello normale in bauletto);
100 ml di latte tiepido;
2 uova;
50 gr di grana;
1 presa di sale;
1 manciata d’origano;
sugo al pomodoro, circa 200 ml (nella ricetta originale usava 200 gr di pomodorini freschi);
1 mozzarella a pezzettini (io avevo il panetto per pizza che rimane più asciutto);
1 manciata di olive verdi denocciolate.

 

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PREPARAZIONE:

Preriscaldare il forno a 180°. Ammollare il pane con il latte e ridurlo in poltiglia. Aggiungerci la carne, il parmigiano, le uova, il sale e l’origano. Impastare per bene e rendere il composto abbastanza omogeneo. Prendere una teglia (30cmx20cm circa) e ricoprirla di carta forno, versarci dentro l’impasto e livellarlo su tutta la superficie. Mettere in forno per 20 minuti a 180°. A questo punto estrarre dal forno e spalmare di sugo di pomodoro (io l’avevo già di avanzo se no potete fare la classica passata di pomodoro precedentemente salata e con l’aggiunta di un filo d’olio, o fare come fa Benedetta Parodi e metterci i pomodorini freschi tagliati a metà) e sopra cospargere con la mozzarella e le olive. Rimettere in forno fino allo scioglimento della mozzarella.

 

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Questa l’ho preparata questa sera (18/10/2011) ed è piaciuta tantissimo, soprattutto a Tony, ma anche i bimbi l’hanno apprezzata parecchio.

Sabrina

Riciclo: carne macinata.

sabato 15 ottobre 2011

Arancini (o Arancine) di Riso

Basta adesso dopo aver fatto colazione (si colazione, si mi vergogno) con l’ultimo superstite degli “Arancini di Riso” fatti ieri sera (14/10/2011) adesso vi do la ricetta.
Questa era una delle classiche cose tradizionali che mi ripromettevo sempre di fare in casa ma non avevo mai avuto lo sprint giusto, oppure c’erano ricetta più strambe o appariscenti che mi colpivano di più distraendomi dal mio obbiettivo: vedere se ‘sti arancini di riso riescono anche a me… Ebbene: Si! Successo sono venuti buoni!
Li ho fatti solo con il ripieno di ragù per non sprecare niente e senza piselli così se li mangiavano volentieri anche i bimbi. Beh direi che è stato un bel esperimento. Io assemblavo e Tony friggeva, quindi un applauso anche all’addetto alla padella!! Clap clap clap… ^^

PS. Le dosi, essendo un piatto di riciclo, sono un po’ approssimative. Cercherò di mettervi quelle che ho usato io, ma poi dipende tutto dalla quantità di riso che vi è avanzato. E ho aggiunto anche qualche modifica.


 

Arancini (o Arancine) di Riso
(ricetta di Benedetta Parodi dal programma “I Menù di Benedetta”)

 

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INGREDIENTI:

riso allo zafferano q.b. (io ne avevo circa 400 gr);
200 gr di carne macinata;
misto trito per soffritto (carota, sedano, cipolla);
olio extra vergine d’oliva q.b;
1/2 bicchiere di passata di pomodoro (o due cucchiai di concentrato di pomodoro);
1/2 bicchiere d’acqua;
2 foglioline di basilico;
sale q.b;
pepe q.b;
1 pizzico di zucchero;
pangrattato q.b;
parmigiano q.b;
2 uova sbattute;
vino bianco q.b. (facoltativo, io non l’ho messo);
una manciata abbondante di piselli (io non li ho messi);
olio da friggere q.b. (abbondante).

 

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PREPARAZIONE:

Iniziare con la preparazione del ragù. Mettere un po’ d’olio in un padellino e soffriggerci il trito di cipolla, sedano e carota. Una volta pronto aggiungere la carne e lasciare insaporire. Aggiungere la passata e il bicchiere d’acqua, salare, pepare e inserire le foglie di basilico. Inserire il cucchiaino di zucchero per correggere l’acidità del pomodoro. Lasciare cuocere una mezz’oretta. Lasciare che il liquido si asciughi bene e non sia acquoso. Aggiungere i piselli qualche minuto prima della fine della cottura. Lasciare intiepidire. Nel frattempo iniziare a comporre le arancine. Mettere a scaldare abbondante olio di semi in una padella. Sbattere le 2 uova con un pizzico di sale e pepe, preparare una dose abbondante di pangrattato in un piatto e aggiungerci una manciata di parmigiano amalgamando bene. Bagnarsi le mani (importante così non si appiccica il riso ed è tutto più facile) prendere una manciata abbondante di riso, appiattirla un po’ cercando di formare una conca al centro, inserire nell’incavo un cucchiaino abbondante di ragù e richiudere attorno con il riso, nascondendo il ripieno e formando una palla. A questo punto passare nell’uovo sbattuto facendolo ricoprire per bene e successivamente nel pangrattato. Quando l’olio è a cottura farci scivolare delicatamente le arancine all’interno (accompagnandole dentro con il mestolo forato) e lasciarle fino a completa doratura. Servire calde, ma attenzione dentro hanno 8.000.000 di gradi!

 

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Cosa aspettate?! La prossima volta che fate del riso fatelo in porzioni industriali e il giorno dopo via con gli “Arancini”!! Il ripieno di ragù è quello più classico ma potete metterci di tutto dentro: mozzarella, prosciutto, formaggio,…
Allora voi come li fate?

Sabrina

Riciclo: risotto, carne macinata.

venerdì 14 ottobre 2011

Pasta Frolla (G.Z.)

Visto che ci sono vi pubblico anche la ricetta della pasta frolla che ho usato nella “Crostata alla Ricotta” (12/10/2011). A questo giro è made in “Giallo Zafferano”!

 


 

Pasta Frolla
(ricetta presa da Sonia Peronaci di “Giallo Zafferano”)

 

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INGREDIENTI:

250 gr di burro (freddo di frigorifero);
500 gr di farina;
4 tuorli d’uovo;
la punta di un cucchiaino di essenza di vaniglia (io non l’ho messa);
200 gr di zucchero a velo;
1 pizzico di sale
.

PREPARAZIONE:

Mettere nel mixer la farina, un pizzico di sale ed il burro appena tolto da frigorifero. Frullare il tutto fino ad ottenere un composto dall’aspetto sabbioso e farinoso. Ora aggiungere lo zucchero. Quindi, formare con il composto ottenuto la classica fontana nel cui centro vanno versati i tuorli e l’essenza di vaniglia. Amalgamare il tutto fino ad ottenere un impasto compatto e abbastanza elastico.  Se la frolla dovesse impazzire, cioè tendere a rimanere sbriciolata e non si riesce a compattarla, aggiungere un goccino d’acqua o mezzo albume. Formare con l’impasto ottenuto una palla, avvolgerla con della pellicola trasparente e mettere il tutto a riposare in frigorifero per almeno mezz’ora. Passata la mezz’ora, la vostra pasta frolla sarà pronta per essere stesa e utilizzata.

 

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Ecco a voi pronta per sperimentare tante belle crostatine o anche biscotti perchè no. Slurp! ^^

Sabrina

Crostata alla Ricotta

Buongiorno a tutti,
che mattina fiacca. Non mi sento tanto bene e sono qui con un the caldo a scrivervi due righe prima di rifiondarmi sotto le coperte.
E’ anche una giornata buia. Mi sa che ormai l’autunno è arrivato, e visto che siamo già a metà ottobre mi sembra anche più che giusto.

Oggi vi do la ricetta della “Crostata alla Ricotta” (12/10/2011) made in “Benedetta Parodi”. ^^ Lo so che non tutti la apprezzano come personaggio e come cuoca ma per me è veramente un modello. Lei non si crede uno chef e non pretende nemmeno che gli altri la considerino tale, ma con semplicità e un po’ di goffaggine si cimenta in preparazioni come farebbe nella tranquillità di casa sua. Rappresenta un po’ tutte quelle persone, tra cui io, che si cimentano con passione e senza abilità particolari o grandi doti innate. Le cose non sempre riescono perfette, ma da quando in qua nella nostra cucina esce tutto perfetto da copertina? Brava Benedetta, io mi ci riconosco molto in te e nel tuo modo di fare, nella tua semplicità sei un esempio che mi piace seguire.

 


 

Crostata di Ricotta
(ricetta presa da Benedetta Parodi dal suo libro “Cotto e Mangiato)

 

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INGREDIENTI:

1 sfoglia di pasta frolla già pronta (io invece l’ho fatta in casa con questa ricetta “qui”);
250 gr di ricotta;
2 uova;
100 gr di zucchero;
100 gr di gocce di cioccolato.

 

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PREPARAZIONE:

Stendere la pasta frolla sul fondo di una teglia da forno e formare un bordo intorno, bucherellarla e farla cuocere in forno, coperta da un foglio di alluminio e cosparsa di una manciata di fagioli, a 200° per 10-15 minuti. Preparare la farcia mescolando la ricotta, le uova, lo zucchero e le gocce di cioccolato. Versare il tutto sulla pasta frolla già cotta e rimettere in forno a 180° per 25-30 minuti. La farcia, quando la torta è cotta, deve gonfiare un po’.

 

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Rimanendo sempre in tema Parodi, ora le hanno pure dato un programma tutto suo di almeno un’ora. Per ottenerlo è dovuta addirittura passare a LA7, e pensare a tutti gli anni in Mediaset a dovuto addirittura cambiare canale per raccogliere i frutti del suo lavoro. Speriamo che di là abbia fortuna!

Sabrina

mercoledì 12 ottobre 2011

Torta Povera di Patate (la “Becca”)

Se dopo l’altro post vi stavate domandando cosa sia la “Becca” ve lo spiego subito, però devo partire dal principio.

Cercando, invano, nelle ricette di mia nonna una specifica torta di patate che faceva una signora Compiano (un paesino vicino Borgotaro) quando ero piccola ho perso le speranze e mi sono rifugiata in un libro che avevo. Ho trovato questa semplicissima torta di patate che era perfetta per il mio frigo vuoto! E allora ho pensato “tanto vale la pena di provare” (07/10/2011)… Ed è saltata fuori questa strana cosa… Dal sapore particolare… Gli tiri un morso, sa di poco, la riappoggi… poi mano a mano che mandi giù ti tira un altro morso… Beh morale della favola a pranzo è finita. Lasciandoci tutti con questo dubbio: ma era buona? Mah… Non ce n’è un altro morso che poi ve lo dico? ^^

Comunque vai a raccontare a mia nonna di questa torta e mi fa: “Ma quella della Dina (la famosa signora) non era così! C’era più roba dentro. Quella che hai fatto tu noi la chiamavamo la Becca!” E mi ha spiegato che era un mangiare povero in uso in trentino (infatti anche la ricetta da cui l’ho presa diceva che era originario della “Val di Non”) quando non c’erano altro che patate (che acquistavano con i buoni) e loro addirittura non ci mettevano nemmeno l’olio perchè era un lusso. Facevano questo pastone di patate bollite e farina, lo stendevano e lo mettevano sopra le braci. Per renderlo croccante lo coprivano con una lastra di alluminio e mettevano delle braci anche sopra. La chicca era che la loro vicina, da cui andavano a cuocere perchè la famiglia di mia nonna non ne aveva la possibilità, intenerita da questo cibo povero, ci metteva di sua tasca riccioli di strutto (Dulégh) per dargli più sapore. Questo diventava l’alternativa al pane nei pasti di mia nonna e dei suoi fratelli accompagnata da un po’ di insalatina di cicoria.

I racconti delle nonne sono una delle cose più preziose di cui una nipote dovrebbe fare tesoro. Rimpiango ancora di non ricordare più tutti quelli che mi raccontava il mio defunto nonno sulla guerra. Aveva un’autentica passione nel rammentare tutti gli episodi della sua vita, e soprattutto una grande memoria. Quando si è giovani non ci si rende conto di quante cose ti possono trasmettere queste persone che hanno davvero vissuto una vita dura, e bisognerebbe ascoltarli e dargli l’importanza e soprattutto la soddisfazione di fare sapere al mondo che anche loro c’erano anche se non sono riportati su un libro di storia, che anche loro hanno sofferto, patito la fame e pianto dei morti anche se non sono mai stati riportati su un articolo di giornale.

A parte questo la mia nonna ora che è molto più evoluta (anche se sempre la regina del risparmio e del “non mangio io per dare a voi”), mi ha detto che questa “Becca” può essere arricchita con quello che si vuole. Non è difficile rendere più buono quest’impasto così semplice. E’ ottimo per essere trasformato nel piatto del riciclo per eccellenza. Aprite il frigo, cosa c’è d’avanzo? Pancetta? Butta dentro. Formaggi? Butta dentro! Salsiccia? Scherziamo, è perfetta! ^^

E allora direttamente dagli anni ‘30 ecco a voi la “Becca”…

 


 

Torta Povera di Patate (la “Becca”)
(ricetta presa da un libro e dalla nonna Lella)

 

 

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INGREDIENTI:

4 patate grosse;
200 gr di farina;
40 ml di olio extra vergine (io ne userei solo il necessario per ungere la teglia perchè era davvero troppo);

sale q.b.

 

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PREPARAZIONE:

Lavare e lessare le patate. Schiacciarle in una terrina, aggiungere la farina. Impastare e stendere su in una teglia da forno unta con l’olio in uno spessore di 1 cm circa. Spennellare con un velo d’olio la superficie. Mettere in forno preriscaldato a 180° fino a quando la superfice non risulta bella dorata e croccante. Circa un’ora – un’ora e mezza.

 

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Non so se può essere utile a qualcuno questa ricetta, ma dopo aver saputo tutta la storia dietro non potevo ignorarla.

Sabrina

Torta Morbida di Marmellata

Chi si rivede! Ciao a tutti!

Dopo un po’ di problemi di connessione eccomi qui. Anzi i problemi ce li ho ancora però stiamo scroccando un attimo da qualche altro povero tizio che ringrazio. ^^

Giorni di fiera! Eh si, domenica era S. Donnino il patrono di Fidenza. E via con i classici giri in giostra per i bimbi, giro per le bancarelle per mamma e papà e piada per tutti! Da noi la piada al chioschetto per S.Donnino è un classico. Di solito si va sul salsiccia, cipolle e peperoni (leggera!) ma quest’anno ho disertato e ho fatto il pieno di verdure grigliate, anche se a dir la verità potevano metterne dentro qualcuna in più però vabbè… ^^ Non sottilizziamo troppo.

Il giro quest’anno è stato molto divertente, a partire dalla zona dedicata al “passato”, con mezzi agricoli, vecchi motori e vari pezzi storici. Qui i bambini hanno giocato con una mega pista di macchinine telecomandate, hanno partecipato al percorso dei pompieri (spento un “vero” incendio e preso il diploma di “Pompieropoli”) e sparato a delle bottigliette con una bicicletta a pedali che caricava un fucile ad acqua. E’ stato bellissimo, si sono divertiti come matti. Poi invece nella parte in centro hanno scalato il muro degli alpinisti (Giada illegalmente perchè non aveva l’età giusta ma si è messa a piangere talmente forte che gliel’hanno concesso, troppo buoni! ^^). Volevo salirci anche io ma all’ultimo il mio carattere fifone mi ha fatto desistere, e pensare che giravo con i tacchi e le scarpe da ginnastica in borsa apposta! Che peccato! Stupida vergogna! L’hanno prossimo lo devo fare!! Dimenticavo, a corredare il tutto e renderlo indimenticabile c’erano i fantastici cannoli siciliani del banco in centro (che viene solo per il patrono) e il fatto che tutti gli spostamenti da un quartiere all’altro io e i bimbi li facevamo in bicicletta e Tony con i Roller! Fantastico! Ahahahahah… Una famiglia di squilibrati!

Ora ormai è finito tutto e si torna alla normalità. Si ricominciano le camminate e i tentativi di corsa con la mia amica Alice che puntualmente diserta la metà delle volte! Sei una bestiolina soprattutto perchè la corsa è una tua idea!! Che bestiola! ^^
Poi malumori generali… Brutti periodi, solitudine e anniversari tristi che si susseguono uno dopo l’altro. La tristezza per queste cose mi porta ad essere sempre più spesso di malumore e ha catena mi fa essere odiosa verso gli altri. Ma speriamo che passi anche questo periodo… Per fortuna almeno Tony conosce i miei alti e bassi d’umore e mi lascia sfogare aspettando pazientemente che passino da soli.

Torniamo a noi… Cosa scegliete oggi: la “Torta Morbida alla Marmellata”, la “Becca” o i “Muffin al Doppio Cioccolato”? Ambarabbà cicci coccò… (la conta l’ho fatta tutta davvero) Sono usciti i “Muffin al doppio Cioccolato”! Allora vi conto la “Torta Morbida alla Marmellata”! Eheheheh Oggi sono anticonformista! ^^

 


 

Torta Morbida di Marmellata
(ricetta presa da Benedetta Parodi dal libro “Cotto e Mangiato”)

 

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INGREDIENTI:

120 gr di burro;
120 gr di zucchero;
2 uova;
120 gr di farina;
1 pizzico di sale;
marmellata q.b (o Nutella);
granella di zucchero q.b.

 

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PREPARAZIONE:

Montare il burro con lo zucchero fino a che non diventa spumoso, aggiungere le uova, poi la farina e un pizzico di sale. Versare il tutto in una tortiera foderata di carta forno e distribuire sull’impasto generose cucchiaiate i marmellata che durante la cottura sprofonderanno nella pasta. Mettere in forno a 180° per 25 minuti: trascorsi 15 minuti, ricoprirla con la granella di zucchero.

 

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Questa ricetta mi è stata suggerita dalla mia collega Babi, ops ex collega. ^^ Me la raccontata al telefono mentre ero sdraiata sul divano e lei invece dall’altra parte tutta presa a preparare gli ingredienti. Mi ha raccontato di come sia buona, veloce e ottima per la colazione. Allora non c’è stato niente da fare, il giorno dopo (04/10/2011) avevo tutti gli ingredienti e la marmellata fatta da me quest’estate così mi sono lanciata. E’ risultata buona. L’unica pecca è che non ho avuto pazienza di scongelare il burro e allora l’ho messo nel microonde e non è che in questa maniera si sia montato molto bene. Infatti è importante in questa torta, visto che non c’è il lievito, montare bene gli ingredienti e fargli incorporare aria. Vabbè la prossima volta mi verrà meglio, intanto però è stata spazzolata via, Mattia ne ha preso pure su due fette per merenda a scuola da far assaggiare ai suoi amici.
Ah dimenticavo! Io l’ho provata con la “Marmellata di Pesche” che ho fatto io ma la Babi assicura che è buonissima anche con cucchiaiate di Nutella al posto della marmellata! E visto che si parla di Nutella… mi fido!! ^^

PS. Altro mio errore: la granella va messa a metà cottura come dice la ricetta, ma io ho letto male e l’ho messa alla fine quindi non si era attaccata bene. Tiratemi le orecchie! Sono una pasticciona! ^^

Sabrina

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