domenica 31 ottobre 2010

Dita della Strega

Eccoci, oggi è Halloween... Siamo a casa, malati (io e la mia bimba con lo streptococco)… Non ho nessuna voglia di festeggiare e soprattutto non mi piace questa festa. Quindi avevo deciso di non fare niente quest’anno, niente ritagli di federe per creare fantasmi, niente su e giù per le scale del condominio a raccogliere dolcetti. Niente, almeno fino a quando mio figlio non si sveglia bello contento e con la voce trillante si lancia nel lettone e mi dice: “Mamma è Halloween! C’è dolcetto e scherzetto! Ma noi ce li abbiamo i dolcetti?!” e io spaesatissima visto che non mi aspettavo tutto questo suo entusiasmo “Mmmmh… Amore, ancora no… Ma perché oggi voglio preparare con te e Giada dei biscotti molto speciali… Si chiamano… (pensa Sabry, pensa!) le “Dita della Strega”!”.
E fu così che Halloween fu salvato! (Anche grazie all’aiuto del papà che è stato tempestivamente sbrandato e mandato a comprare le mandorle!).


Le Dita della Strega
(ricetta dal sito "
Giallo Zafferano")
(
http://ricette.giallozafferano.it/Dita-della-strega.html)

 

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INGREDIENTI:

100 gr di burro freddo;
100
gr di zucchero a velo;
280 gr di farina (setacciata);
1 uovo medio;

1 pizzico di sale;
1 cucchiaino raso di lievito per dolci;
1 bustina di vanillina;
22 mandorle pelate;
colorante rosso (o topping alla fragola);

marmellata chiara q.b. (pesche o albicocche, nel caso si staccasse qualche mandorla dai biscotti).

 

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PREPARAZIONE:

Preriscaldare il forno a 180° e, nel caso che le mandorle non siano già pelate, immergerle per un minuto in acqua bollente e eliminare la pellicina. Miscelare tutti gli ingredienti in un recipiente (avendo l’accortezza di setacciare prima farina, lievito, zucchero a velo e vanillina) fino a quando il burro si amalgamerà bene permettendo di formare una bella palla compatta. Ora passare sulla spianatoia e dare ancora una breve lavorata all’impasto. A questo punto dividere il composto in palline da 25 gr circa l’una (ne verranno fuori 22 con queste dosi) e facendo roteare sotto i polpastrelli formare delle bacchette da circa 10 cm di lunghezza. Da un estremità dei bastoncini incastonare una mandorla (che dovrà avere la parte più appuntita verso l’esterno) e praticare dei segnetti con un coltello dalla lama liscia per evidenziare le varie falangi delle dita (due  sotto all’unghia di mandorla e tre più verso il centro, volendo si può anche stringere appena un pochino il dito tra le varie falangi per sagomarlo meglio e renderlo più reale).

 

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Ora infornare a 180° per 20 minuti (io sono riuscita a farle in due tegliate). Estrarle dal forno senza lasciarle dorare troppo perché non devono essere troppo scure, riattaccare le eventuali mandorle che si staccheranno utilizzando la marmellata e, volendo, aggiungere qualche tocco macabro con colorante rosso o topping alla fragola.

 

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Ecco qua le nostre “Dita della Strega” belle pronte per essere pappate. E pensare che in tutti questi giorni ne avrò viste 300 in giro su Facebook e continuavo a chiedermi perché tutti si ostinassero a fare e pubblicare sempre la stessa cosa. Semplice, perché sono facili da fare, veloci, fuori dai soliti standard e sanno di festa. Peccato che i miei bimbi (che si sono gustati tutta la preparazione, le hanno ammirate e spaciugate con il colorante) le abbiamo apprezzate molto dal punto di vista estetico ma non si sono osati a mangiarle (tranne uno proprio per farmi felice) perché erano un po’ impressionati. Però come giocattolo erano perfette! Che sacrificio immane toccherà a questi poveri genitori che saranno costretti a papparsele tutte loro!

Buonanotte e buon Halloween!  (Passato da ormai da 45 minuti eh eh).

Sabrina

Corso di Panificazione 13-14 ottobre 2010 Parma

Vado,... Ritorno,... Rivado,... Ri-ritorno,...

In questo lungo periodo di assenza sono successe molte cose, tra cui il mio bimbo che ha perso le palette davanti, la mia bimba invece a cui iniziano a dondolare (ma è così piccola!!!), il bellissimo corso di Panificazione che ho frequentato! E qui mi soffermo...
Sono stati due giorni bellissimi, il 13 e 14 ottobre. Giorni in cui abbiamo impastato, mescolato, steso e pasticciato sotto la guida dei nostri bravissimi maestri: “Adriano" (del blog “Profumo di Lievito”) e "Paoletta" (del blog “Anice e Cannella”). Prima di quel giorno non avevo mai capito cosa differenziasse così tanto il prodotto in casa da quello del fornaio, ma ora so che non è solo la tecnica e le capacità a fare la differenza ma sono anche la conoscenza dei vari passaggi e dettagli, e la cura con cui si scelgono gli ingredienti. Mamma mia quante cose che ho imparato e non sono nemmeno riuscita a raccoglierle tutte (tempo tiranno! Mi rifarò al prossimo corso!!). Ma vedere nascere brioches e focacce fatte da noi è un'emozione bellissima! Tu apri il croissant, perfetto, e pensi ma sono davvero stata io a fare questo?! Fantastico. Davvero, ripensare a quei giorni mi da ancora una carica incredibile. Andare a lavoro il mattino, breve sosta di chiacchere con la mia amica "Gi" per intrattenerci nei buchi di tempo, poi via per la piccola trasferta a Porporano (PR), dove naturalmente arrivavo troppo presto e ci stava pure la pausa cappuccino! Un po' più traumatico invece il rientro la sera (diciamo notte): essendo l'ultima sempre ad uscire perché volevo gustarmi tutto fino all'ultimo, partivo da là a mezzanotte passata (il secondo giorno anche all'una e un quarto) e via fino a casa, per poi riuscire anche sbagliare strada e trovarmi a Collecchio centro!!! Ma si! Tanto devo solo andare a lavorare domani mattina! :)

Un grosso bacione anche a tutte le ragazze che hanno partecipato al corso e che ho avuto piacere di conoscere! Soprattutto alla mia compagna di spianatoia Roberta, che ben più esperta di me mi ha sopportato e incoraggiato!

 


 

Questo è il bellissimo “B&B” di Porporano (PR) che ha ospitato il corso.

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Arriviamo e troviamo le nostre postazioni già pronte, con tanto di mattarello e spianatoia. Siamo una ventina di ragazze, quindi ci dividiamo a gruppi di due.

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La postazione del maestro Adriano.

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La nostra produzione di “Focacce Pugliesi”.

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Le “Focacce Pugliesi” come Paoletta ce le ha fatte trovare il giorno dopo già cotte (andando a letto, sia lei che Adriano, alle 4 di notte per finire tutto).

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Le nostre “Trecce di Brioches”.

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I “Tuppi”.

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La “Treccia a 8 capi” del maestro.

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Particolare della “Treccia a 8 capi” del maestro.

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La “Treccia a 4 capi” fatta da me e dalla mia compagna di spianatoia Roberta.

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Le “Danish” e altre forme sempre in pasta di “Brioches”.

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Le “Simil Chiacchere” in “Pasta Brioches”.

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I “Croissant” fatti sempre da me e Roberta.

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I “Croissant” dopo la lievitazione e sottoposti alla prova tocco per testare la giusta riuscita.

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Le nostre meraviglie appena uscite dal forno!

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L’intreccio perfetto.
Pasta dei “Panini Semidolci”.

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La pasta dei “Panini Semidolci” trasformata in cuori e farfalle con zucchero di canna.

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E ancora fiori (che sembrano anche polipetti o coroncine).

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E infine, visto che non ce l’abbiamo fatta a fare la foto di gruppo, sono riuscita almeno a strappare una foto con Paoletta (all’una di notte l’ho obbligata a farla! Povera!).

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Ora passo velocemente nel prossimo post dove vi inserisco una ricetta di Halloween! Visto che il corso l’ho fatto il 13 e 14 d’ottobre, ma lo sto pubblicando proprio oggi 31/10/2010.

Sabrina

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