domenica 25 settembre 2011

Brasato

Oggi ho cucinato finalmente il brasato che avevo cominciato a mettere in concia ieri. E’ rimasto a riposare dalle 14 di ieri pomeriggio fino alle 10.00 di stamattina (sarebbe meglio fare 24 ore) poi rosolato e messo a cuocere per altre 3 ore. Beh all’una e un quarto avevamo la tavola apparecchiata, la carne già pronta a fette con il suo sughetto, le patate arrosto e la “Maionese Veloce”! Direi un buon pranzetto domenicale.

Finito di mangiare abbiamo pulito tutti insieme e i bimbi hanno asciugato tutte le pentole così si sono guadagnati un soldino da mettere da parte per le bustine dell’edicola.

E ora? Divano naturalmente. Sono un po’ stanca, con la pancia piena e il raffreddore. Ho proprio bisogno di rilassarmi.

Quindi vi lascio con il brasato!

 


Brasato
(ricetta presa da Rinuccia su L’Ost)
(
http://www.realtimetv.it/blog/2010/10/28/le-ricette-di-l%E2%80%99ost-brasato-barolo/)

 

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INGREDIENTI:

1,5 kg di polpa di bovino adulto per brasato (la ricetta originale
    
    diceva carne di vitellone);
1  carota grossa (tagliata a cubetti);
1 gambo di sedano (tagliato a cubetti);
1 cipolla (tagliata a cubetti);
2 foglie di salvia (tagliate a pezzetti);
1 foglia d’alloro (tagliata a pezzetti);
1 rametto di rosmarino;
1 spolveratina di cannella in polvere (oppure un pezzetto di stecca  
         di cannella);
3 chiodi di garofano;
3-4 granelli di pepe;
aromi per arrosti q.b;
1 pezzetto di burro;
olio q.b;

2 cucchiai di fecola di patate;
750 ml di vino rosso secco (la ricetta diceva il Nebbiolo, io ho usato
        
il Lambrusco);
2 cucchiai di Brandy (facoltativo);
sale e pepe q.b.

 

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PREPARAZIONE:

Prendere la carne e metterla in una ciotola con tutte le verdure (carota, sedano, cipolla) e ricoprire il tutto con il vino. A questo punto aggiungere anche gli aromi (salvia, alloro, rosmarino, cannella, chiodi di garofano, pepe, un pizzico di sale e aromi per arrosto). Scegliere una ciotola abbastanza contenuta in cui la carne possa essere ben ricoperta dal vino. Lasciare a marinare per tutta la notte in frigorifero, ancora meglio per 24 ore. Tre ore prima di servirla tolgo la carne dalla marinatura (che tengo da parte) e la metto a colare in uno scolapasta per alcuni minuti, nel frattempo metto il burro e un filo d’olio in una pentola capiente e faccio scaldare. Quando il burro è caldo metto il pezzo di carne a rosolare per bene, su tutti i lati per qualche minuto, salando e pepando. Finita questa operazione ricopro il tutto con il liquido di marinatura e tutte le verdure. Copro la pentola e lascio cuocere a fuoco basso per almeno 3 ore, girando la carne di tanto in tanto. A cottura ultimata, sollevo la carne dal sugo e la taglio a fettine. Rimettere il sugo sul fuoco , aggiungere il Brandy e due cucchiaini di fecola di patate. Passare il tutto con il passaverdure e ricoprire la carne (io con una parte ricopro il brasato e il resto lo metto in una ciotolina di servizio a tavola così ognuno si serve).

 

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Il pezzo di carne che mi è capitato è un po’ nervoso (vabbè si vede che l’ho scelto a mia immagine e somiglianza ^^) visto che era anche un taglio in offerta, ma ce lo siamo mangiati mooooolto volentieri, buono. L’unica cosa era la salsina un po’ amara, forse io avevo messo troppo Brandy, 3 cucchiai, voi non esagerate o almeno regolate con un cucchiaino di zucchero l’acidità. Per non parlare della “Maionese Veloce” che se la sono spazzolati via tutta! Cucinare e fare fatica se poi finisce così, tutti a tavola ridendo e spazzolando via tutto, devo dire che è una soddisfazione.

 

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A presto!

Sabrina

 


Tigelle Light

Pensavate di esservi sbarazzati di me per stasera?!
Vi sbagliavate di grosso! Eccomi di nuovo qui.
Dopo tanti dubbi su quale ricetta pubblicare (ricordate MojitoTigelleMojitoTigelleMojitoTigelle) ho deciso che poi le pubblico tutte e due. E così mi rifaccio di tutto questo periodo di fermo.

Oggi la produzione di casa Fini-Borsi si è limitata a delle velocissime “Chicche della Nonna” confezionate che i bimbi hanno adorato (devo farle in casa assolutamente per provare) e la messa in concia del brasato per domani di cui poi metterò la ricetta (sempre che sia venuto decente ^^). Ah dimenticavo! Ho finito l’ultima parte della preparazione del mio “Batida De Coco Casereccio”! Tra due settimane l’assaggio!

E ora la mia versione di “Tigelle”: le “Tigelle Light”. Cioè, non proprio dietetiche ma molto più leggere rispetto la ricetta base che prevede o strutto (quella originale) o panna (la seconda versione). Questa invece ha semplicemente olio d’oliva. E va bene che la differenza un po’ si sente, ma noi le abbiamo sempre fatte così e sono molto buone lo stesso, visto che ce le siamo sempre spazzolate via tutte. ^^

E via con la ricetta…

 


 

Tigelle Light
(dosi ingredienti prese da un commento di Sofia in “Giallo Zafferano)
(
http://ricette.giallozafferano.it/Crescentine-o-tigelle.html/allcomments)
(procedimento preso da Rosaria mamma della Gi)

 

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INGREDIENTI:

Per circa 60/70 pezzi:
1 Kg di farina Manitoba;
1 cubetto di lievito di birra;
1 cucchiaino raso di zucchero;
3 cucchiaini di sale;
3 cucchiai di olio extra vergine d’oliva;
400 ml d’acqua;
latte q.b;
salumi vari, formaggi cremosi, Nutella (per farcire).

 

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PREPARAZIONE:

Sbriciolare il cubetto di lievito in metà dell’acqua a disposizione (200 ml) abbastanza calda (circa 30°) e mescolare insieme al cucchiaino di zucchero. Mescolare ed attendere per circa 15 minuti, fino alla formazione in superficie di un’abbondante schiuma. Setacciare la farina, aggiungerne al lievito solo la quantità da esso assorbito, fino ad ottenere un piccolo impasto, da lasciare lievitare per altri 15 minuti, coperto da un panno umido. Unire poi allo stesso l’olio d’oliva, il sale, la restante farina e acqua; impastare il tutto aggiungendo il latte, fino ad ottenere un composto abbastanza consistente. Porre l’impasto in un recipiente e coprire con un panno umido, sistemare poi in un luogo tiepido (io lo metto nella mia camera sotto a delle coperte) e lasciare lievitare per almeno 2 ore, ovvero fino a quando il volume sarà raddoppiato. Quindi tirare l’impasto con il mattarello (potete aiutarvi anche con la macchina della pasta lasciando in una tacca intermedia, abbastanza spessa) dividendo la pasta in piccole parti. Una volta steso ricavarne dei cerchi con una larghezza appena più grande di un bicchiere da Nutella per intenderci (visto che io usavo quelli e lievitando si restringono un po’ troppo). Quando i dischetti saranno formati vanno lasciati a riposare per un’altra ora (ma se fate una dose grossa come la nostra, circa 110 tigelle, arriverete a finire i dischi che sarà già ora di cuocere i primi). Passato questo tempo scaldare la tigelliera (o una padella larga come faccio di solito) e lasciarle cucinare fino a doratura da entrambe le parti mettendole, appena pronte, dentro a cestini  ricoprendole con dei panni per mantenerle in caldo. Una volta pronte servire immediatamente e sbizzarritevi a combinarle con salumi, formaggi e Nutella. Mmmmmmh… Buonissime!

 

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“Serata Tigelle” del 16/09/2011 a ben un anno da quella dell’anno scorso (11/09/2011). Le danze sono state aperte dal nostro “Barman Mirco” e dal suo “Go Go la Vita” il preferito della Gi (vedi foto qui sotto) che è davvero buonissimo (è piaciuto molto anche a Tony!), e sono state chiuse dal già in precedenza citato (“Mojito”).

 

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Comunque un appunto che ci tengo a sottolineare è quello di non esagerare con le dosi. Noi tutte le volte ci appuntiamo le dosi per l’anno dopo e ogni volta puntualmente non ci crediamo perchè ci sembrano poche. No! Sabry e Co. del futuro credeteci! Non esagerate!! ^^

Appunto per il nostro gruppo:
bastano –->
1 confezione di gorgonzola, 2 etti di crudo, 1,5 etti di mortadella, 1/2 salame, 1 bicchierino di Nutella, 1 etto di coppa. E queste dosi di impasto per 4 adulti e due bambini sono perfette.

 

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Detto questo… Buonanotte!

Sabrina

sabato 24 settembre 2011

Mojito Fai da Me

Holà!
Come è andata la settimana? E’ da un po’ che manco ma sto cercando di stare alla larga da tutto quello che è inerente con la cucina… Esito? Non c’è niente da fare sono sempre con le mani in pasta e con lo sgarro pronto per essere pappato. Il giorno che ho deciso “basta d’ora in poi sto lontana dalla cucina” dopo due ore ero già sulla spianatoia con le mani infarinate e le uova che mi scappavano da tutte le parti a preparare le Pappardelle fatte in casa! Non ci riesco mi piace troppo! E sono troppo golosa. Altro esempio: “basta adesso cucino robe elaborate ma solo per i bambini!”, e fu così che ho trovato la ricetta “Key Lime Pie”… Come faccio a resistere a non prepararla subito!!! E’ impossibile. Alla prima occasione, o al primo stipendio (meglio), la devo provare immediatamente! Si intona benissimo con la frenesia di “Mojito” che mi ha attaccato Mirco durante la “Serata Tigelle”! Il 16/09/2011. Lui era molto professionale (con tanto di “seltz”) però come allieva non me la cavo male… Dovrò chiedere l’approvazione del maestro. :) Comunque stanno troppo bene insieme… Devo testare!

Tornando in tema serata tigelle abbiamo fatto proprio un bel lavoretto. Proprio come un anno fa (l’11/09/2011) abbiamo rispolverato la nostra fame di “Tigelle” e ci siamo ritrovati a farle tutti in casa mia, impastando (io), tagliando i salumi (Tony), cuocendo (Gilda) e preparando gli aperitivi (Mirco). Che bello! Una serata molto mooooooolto dietetica! Ma anche a questo non potevo resistere! E non poteva mancare nemmeno il vasettone di Nutella, perchè il bello delle “Tigelle” è che si trasformano da aperitivo, a pranzo completo a dolce!

Un altro argomento di giornata è: VOGLIO ANDARE A MILANO!
Eh si, in questo periodo mi è capitato di leggere un libro molto carino: “PigChic”. Racconta le avventure della simpatica Dafne, una ragazza pasticciona e buffa che cerca, tra mille disavventure, di catapultarsi nel mondo
del giornalismo modaiolo e nel frattempo di far funzionare il rapporto con il suo “perfettino” ragazzo ingegnere. E’ davvero leggero e divertente. Mi è piaciuto molto leggere finalmente in un libro posti che conosco (è ambientato a Milano) e mi ha risvegliato una voglia matta di rivederli il più presto possibile. Speriamo con il prossimo stipendio (la lista di roba post-stipendio inizia già ad essere troppo fitta…) di poterci andare.  Comunque si parla di via Montenapoleone, la Rinascente, l’Arnold’s!!! Basta il 15 di ottobre milanesi preparatevi che arrivooooo!

Ed adesso, per tornare in tema culinario (e quando dico questa parola Tony ride sempre, cavolo! ^^), sono indecisa su quale ricettina darvi oggi… Tigelle o Mojito? Tigelle o Mojito? Tigellemojitotigellemojito…
MOJITO! Aggiudicato… E’ la più veloce! ;P

 


 

Mojito Fai da Me
(ricetta varia)

 

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INGREDIENTI:

1 lime;
3 cucchiaini di zucchero di canna;
3-4 foglioline di menta;
giaccio tritato q.b. (vanno bene anche i cubetti volendo);
rum bianco (io ho usato il “Bacardi Superior”, se no il “Pampero” va benissimo);
acqua gasata q.b. (oppure soda, io avevo quella con il sifone che si trova al supermercato).

 

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PREPARAZIONE:

Lavare e tagliare in circa 8 pezzi il lime. Prendere un bicchiere cilindrico (non troppo sinuoso se no non si riesce bene a pigiare il lime sul fondo) ed inserirci pezzetti appena preparati e lo zucchero di canna. Con il pestello schiacciare il tutto fino a quando il succo non si sarà sprigionato e avrà invaso lo zucchero. A questo punto aggiungere le foglioline di menta e dare un’altra pestatina. Adesso inserire il ghiaccio (tritato o a cubetti) fino a riempiere quasi completamente il volume, versare il rum fino a metà bicchiere e completare per il resto con l’acqua gasata o (soda). Dare una bella mescolata e servire con cannuccia per catturare tutto l’aroma del lime-zucchero-menta dal fondo!

 

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Questa è la prova fatta in casa (19/09/2011) e perfezionata dopo qualche tentativo. A noi così piace ma si sa i cocktail sono molto soggettivi, quindi assaggiate e perfezionate il VOSTRO Mojito! E via con gli esperimenti!

Ps. Questo è proprio il tipo di bicchiere da evitare per questo tipo di preparazione!! ^^ Lo dico per esperienza!

 

Chicche legate a questa preparazione:

1- mandare Tony a prendere di corsa il “Pampero” (alle 19:45 perchè non resisto dalla tentazione di provare a farlo) e vedere lui che esce tutto trionfante: “Amore non ho trovato il “Pampero” liscio ma ti ho trovato questo! (= “Pampero Mojito”)” Ma come faccio ha provare l’ebrezza (esagerata!) di farlo con le mie manine se tu mi compri quello già pronto! Uffa… Smontone… Ho tenuto lo scontrino per cambiarlo (costa ben 10 euro) e ora scopro che l’ho perso… Beh, morale della favola, oggi ce lo siamo bevuti… Non è male come ripiego, ma il mio era più buono!! ;)

2- fare il “Caraffone Mojito” a cena dai miei e vedere mia nonna che ne beve anche lei!! (ho fatto rima! ^^)
Sa damne un po’ di cla roba lè che al sento anca mi. Com’è cal sal ciama? Mochito?” “Si nonna vuoi un pochito di mochito?”
Ahahahahahah Grande nonna! ^^

Alla prossima!

Sabrina

mercoledì 14 settembre 2011

Salame al Cioccolato

Ahahahahha! Sto guardando stravaccata sul divano una puntata del “Boss delle Torte” con Tony… Bellissimo! Era la puntata in cui facevano la torta per i cani del canile a forma di osso con dentro burro di arachidi, crocchette e cibo per i cani. Arriva suo cugino affamato prende un muffin e invece di coprirlo con crema al cioccolato lo spalma di crema per la torta dei cani. E tutti che lo prendevano in giro! Che bel pelo lucido! Ahahahah! Raccontato non è così bello come vederlo. ^^

Bene, oggi chi vuole una bella fetta di salame?

 


 

Salame al Cioccolato
(ricetta presa da Cristina)

 

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INGREDIENTI:

50 gr di zucchero;
50 gr di cacao in polvere (setacciato);
50 gr di burro fuso;
1 tuorlo d’uovo;
200 gr di biscotti secchi;
1 bustina di mandorle pelate tagliuzzate;
latte q.b.

 

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PREPARAZIONE:

Mettere i biscotti in un sacchetto (tipo “Cuki) e sbattacchiarli e schiacciarli per ridurli in pezzetti molto piccoli. In una ciotola sbattere il tuorlo con lo zucchero, poi aggiungere il  burro fuso, mescolare bene. Aggiungere il cacao. Se dovesse essere troppo asciutto aggiungere un goccio di latte (senza esagerare). Per ultimi inserire i biscotti tritati e le mandorle. Cercare di amalgamare bene. Anche se vi sembrerà che c’è poco impasto per tutti quei biscotti non disperate! Impastate, impastate!!! (sono un po’ sadica ^^) Una volta finito di mescolare gli ingredienti trasferire il composto su un foglio di carta forno e compattarlo in forma cilindrica cercando di aiutarsi con le mani bagnate di latte per unirlo al meglio. Quando sarete abbastanza soddisfatti arrotolare il composto nella carta forno e arrotolarlo a caramella. Ripassarlo ancora con le mani arrotolando per aggiustare la forma. Mettere in freezer per 3-4 ore. Servire tagliato a fette.

 

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Davvero carino anche se oggi (14/09/2011) a metà preparazione ero un po’ dubbiosa visto la consistenza poco compatta, che però a furia di maneggiare è diventata perfetta. Molto biscottoso.

Sabrina

Riciclo: Biscotti secchi, Cacao.

lunedì 12 settembre 2011

Torta Bagnata al Limone

Aaaah… Dopo la giornata di ieri ho bisogno di una settimana di riposo… Eh si, ieri siamo partiti presto e ce ne siamo andati al bellissimo parco zoologico di Bussolengo: “Natura Viva”. Bellissimo, lunghissimo ma bellissimo. Tutta la giornata in mezzo agli animali. Anche se non apprezzo molto gli zoo devo dire che mi sono divertita molto. Siamo arrivati alle 11 del mattino e non abbiamo nemmeno pranzato per riuscire a fare tutto il giro. Poi alle 16 siamo riusciti a fare anche quello in macchina.

 

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L’unica cosa che davvero non mi piace e mi sembra un po’ inutile è il sentiero dei Dinosauri. Quando hai così tanti animali dal vivo perchè perdere tempo a guardare delle statue? Mah…
Comunque abbiamo fatto anche un bel ritorno persi per strade normali ridendo come dei pazzi perchè ci sembrava di continuare a girare in tondo. Tra le possibilità di scelta c’era sempre la città di “Orzinuovi”, per ore! O è così famosa (io non l’avevo mai sentita ^^) oppure le stiamo girando attorno (più probabile! ^^).

Questa che vi presento ora è la torta che mi ha fatto assaggiare mia cugina, fatta dalla mamma della sua amica (che giro!^^). Beh sono rimasta affascinata. Adoro le torte al limone, e questa anche senza crema e niente sa proprio di limone, limone, limone! E’ praticamente un semplice plumcake affogato in uno sciroppo di zucchero e limone. L’ho rifatta subito per la colazione pre-zoo ed è piaciuta molto, soprattutto a me e Tony! Booooona *ç*

 


 

Torta Bagnata al Limone
(ricetta di Cristina)

 

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INGREDIENTI:

300 gr di farina 00;
300 gr di zucchero
;
3 uova;
1 bicchiere di olio di semi;
1 bicchiere di latte;

1 bustina di lievito;
2 limoni (sia buccia grattugiata che succo);
3 cucchiai di zucchero.

 

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PREPARAZIONE:

Preriscaldare il forno a 180°. Impastare zucchero, farina, uova, olio, latte, lievito e amalgamare bene.  Mettere in una tortiera imburrata e infarinata e in forno a 180° per 1 ora. Mentre la torta è in forno preparare il liquido con cui cospargeremo la superficie miscelando il succo dei due limoni, la scorza grattugiata e i 3 cucchiai di zucchero. Mescolare bene. Quando la cottura è ultimata estrarre la torta dal forno e punzecchiarla con uno stuzzicadenti e poi versarci sopra tutto il liquido.

 

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Oggi invece mi sono data alla preparazione del “Limoncino”. Sarà pronto tra circa 2 mesi ma almeno sono partita! E in dispensa si sta macerando anche il cocco per fare il “Simil Batida de Coco”. Speriamo bene per tutti e due! ^^

Notte!!!

Sabrina

sabato 10 settembre 2011

Crema Catalana

Buongiorno a tutti!
Esordisco con un bel “Odio non dormire la notte!”. E’ una cosa davvero che mi manda in crash il cervello, soprattutto quando sai che ti aspetta una giornata indaffarata e non una giornata piena di possibili pisoli… Di solito ho un sonno pesantissimo, non mi svegliano nemmeno le cannonate, ma faccio a volte questi periodi in cui mi sveglio la notte e mi riaddormento a fatica oppure non mi addormento proprio. Tipo oggi: andata a letto a mezzanotte e svegliata alle 4 senza nessun modo di riaddormentarsi. Ma si può?!

Vabbè visto che non mi posso mettere avanti con i lavori visto che è ancora presto e non posso fare casino scriverò un po’ qua.

Ieri sera abbiamo fatto un giretto a Salsomaggiore e in libreria ho aggiunto un nuovo acquisto alla mia lista di libri di “Montersino”: “Croissant e Biscotti”. Ormai me ne manca solo uno e il capitolo Montersino è chiuso. Sono davvero belli i suoi libri, ricchi di ingredienti che mi mandano in paranoia solo all’idea di doverli cercare ma comunque molto belli… ^^
Poi abbiamo fatto un giro e poi naturalmente in Yogurteria. Il mio acquisto è stato:
“Yogurt Magro con sotto pezzetti di cocco e fragole, e sopra sciroppo d’amarena con pezzi e polvere di cocco rapè”. Praticamente è il mio gusto standard… Troppo buono!! E poi abbiamo preso un altro piccolo vizio, questa volta un solo assaggino in due, cioè il: “Gelato al Gorgonzola”! Non fate quelle facce!!! E’ buonissimo! Naturalmente particolare ma se vi piace il formaggio è davvero buono, non l’avrei mai detto. E’ anche vero che è un po’ stongoso da solo, ma abbinato a un gusto fresco e dissetante è davvero una goduria (noi l’abbiamo preso con lo “Zibibbo”, gelato che prende il nome dalla celebre uva/vino/liquore).

Invece a mezzogiorno ho avuto l’uscita a pranzo con le ex colleghe dell’Ovs. Visto che se ne va la responsabile hanno fatto un piccolo pranzo per salutarla e sono state carine ad invitare anche me. Mi dispiace solo che la ragazza che mi ha chiamata poi sia mancata per motivi di salute, però è stato comunque bello rivederli tutti. Ciao Angela in bocca al lupo per la prossima filiale!! ^^

Ecco ritorianiamo a noi: “Crema Catalana”… Pronti… VIA!!

 


 

Crema Catalana
(ricetta presa da Sonia di “Giallo Zafferano”)
(
http://ricette.giallozafferano.it/Crema-catalana.html)

 

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INGREDIENTI:

1 pezzetto di cannella (o un pizzico di cannella in polvere);
500 ml di latte;
1 limone;
23 gr di maizena (amido di mais);
4 tuorli d’uovo;
100 gr di zucchero;
noce moscata q.b;
zucchero di canna q.b.

 

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PREPARAZIONE:

Sciogliere la maizena in poco latte freddo. Grattugiare la buccia del limone e metterla in un tegame insieme al resto del latte, a metà dello zucchero e alla cannella. Portare il tutto ad ebollizione mescolando per sciogliere lo zucchero e togliere dal fuoco il tegame. A questo punto lavorare insieme, in una ciotola a parte, i tuorli d'uovo e il rimanente zucchero, aggiungendo poi anche la maizena, sciolto precedentemente in un po' di latte freddo. Solo dopo aver mescolato bene insieme l'amido di mais, aggiungere il composto di latte bollente, filtrandolo con un colino, sempre continuando a mescolare. Mettere ora il composto ottenuto in un tegame e portarlo ad ebollizione a fuoco vivace continuando a mescolare; lasciatelo cuocere per circa due minuti e poi levatelo dal fuoco. Si otterrà così una crema morbida e liscia. Versare la crema catalana, ancora calda, nelle apposite pirofiline e, appena raffreddata, mettere in frigorifero. Al momento di servire in tavola, cospargere la crema con una piccolissima spolverata di noce moscata e invece una abbondante di zucchero di canna e mettere la pirofilina sotto il grill caldo per pochi minuti (per non farla impazzire mettere le ciotoline in forno però immerse in un tegame di acqua fredda e ghiaccio in modo che non si rovini la crema ma che si caramelli solo lo zucchero), per permettere allo zucchero di caramellarsi, oppure utilizzare l'apposito attrezzo simile ad una piccola fiamma ossidrica (come abbiamo fatto noi).

 

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Questa l’avevamo fatta il 18/07/2011. Che dire… Un’altra bontà sicuramente che dovete provare! Fantastica poi la crosticina di caramello che fa sopra, un po’ bruciacchiata. Mmmmh… ^^ Se ne avanza invece, messa in frigo, il giorno dopo la crosticina si scioglie e vi trovate il caramello liquido tipo “Creme Caramel”. Buonissimo lo stesso”.

Ecco qui sotto il video di come abbiamo fatto la crosticina!

 

 

Sabrina

lunedì 5 settembre 2011

Videoricette o quasi ^^

Si comincia!
Mi sto lanciando nelle mie sperimentazioni di quasi-videoricette e sono alla seconda. Poi visto che oggi è una giornata piovosa che c’è di meglio di sprecare un po’ di tempo davanti al pc?
Devo dire che non sono granché come video ma mi danno soddisfazione, e i miei bimbi si divertono un sacco a guardarle. Spero che possano essere d’aiuto per qualcuno! ^^
Buona visione!

 

 

Per oggi tutto qua. Alla prossima!

Sabrina

domenica 4 settembre 2011

Hot dog Caserecci Superveloci

Oggi (04/09/2011) in questa giornata di pioggia sono andata a prendere l’ultimo pezzo del mio divano: il puff!
Ieri è arrivato anche l’altra metà dell’angolo del divano vero e proprio e ora finalmente è finito! Evviva Gene è completo!
Così, visto che eravamo di fretta non sapevo cosa preparare per i bambini, abbiamo deciso di provare la ricetta dei “Wurstel Rustici” o in “Wurstel in Camicia” e devo dire che abbiamo fatto proprio bene! Sono buonissimi! Li aveva già provati la Gi e me li aveva straconsigliati e aveva proprio ragione. Lei aveva seguito le ricette e aveva messo anche delle fettine di formaggio all’interno, ma io ho provato senza niente solo con il ketchup e sono buoni lo stesso.
I miei bambini? Li hanno DIVORATI!!
Per noi c’eravamo fatti “Insalata di Farro” ma non abbiamo resistito. Abbiamo mangiato quelli e lasciato l’insalata per la sera! ^^

 



Hot Dog Caserecci Superveloci
(ricetta varia)

 

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INGREDIENTI:

8 wurstel piccoli;
1 rotolo di pasta per pizza già pronto;
1 uovo;
striscioline di scamorza o Galbanino (facoltativo);
ketchup q.b.

PREPARAZIONE:

Stendere la pasta per pizza già pronta (se l’avete rettangolare ancora meglio perchè così non avete sprechi di pasta). Mettere un wurstel e le striscioline di formaggio (non troppo abbondanti, noi li abbiamo fatti proprio senza) su un lato della pasta e arrotolarlo in modo da coprirlo completamente, tagliare la parte in eccesso e sigillare bene i bordi. Finire la pasta con tutti i wurstel e formaggio.

 

Wurstel e Formaggio   Wurstel e Formaggio 2

 

Wurstel e Formaggio 3

 

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Sbattere l’uovo e usarlo per spennellare tutti i fagottini. Mettere in forno a 180° per 40 minuti e poi controllare che siano belli dorati sia sopra che sotto (noi li abbiamo tolti dopo mezz’ora ed erano cotti e belli croccanti, basarsi un po’ sui proprio gusti). Lasciarli intiepidire e servire.

 

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Per la versione senza formaggio tagliare la punta di un mini hot dog da un lato e schiacciando delicatamente per creare una fessura tra pasta e wurstel versare il ketchup all’interno. Buonissimi!

 

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Provateli perché sono veramente fantastici!

Sabrina

venerdì 2 settembre 2011

Salsa al Caramello

Buondì!
Ieri sera è stata una serata tra donne, pub, drink analcolico e tante tante chiacchere.
Così ho passato la sera ieri con la mia amica Cinzia, tra una che scartava la banana e il kiwi dal cocktail e l’altra le kiwi, pesche e le fragole! Almeno siamo compatibili. ^^
Davvero ogni tanto servono serate come queste per alleviare la tensione di tutti i giorni. Si prende appuntamento e via programma aperto, si va nel primo posto che ti viene in mente, senza troppe cose preimpostate e senza vincoli di orari e di “devo stare vicino a casa”. Serve per avere anche la consapevolezza di non essere più solo una donna di casa ma ancora una ragazza di 26 anni che, nonostante la famiglia, può ancora avere i suoi spazi e divertirsi, naturalmente entro certi limiti.

Vabbè a parte la mia serata alla “Thelma e Louise” (che però a fine serata abbiamo risopprannominato “Serata Casalinghe Disperate”) oggi vi propongo la ricetta della “Salsa al Caramello”! Così è veloce e mi libero in fretta di voi! ^^ Scherzo…

 


 

Salsa al Caramello
(ricetta presa da Sonia di “Giallo Zafferano”)
(http://ricette.giallozafferano.it/Salsa-caramello.html)

 

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INGREDIENTI:

400 gr di zucchero semolato;
200 ml di acqua;
1 bustina di vanillina.

PREPARAZIONE:

In un tegame dal fondo spesso (il fondo spesso serve per distribuire uniformemente il calore e non far bruciare lo zucchero) far scaldare lo zucchero. A parte sciogliere la bustina di vanillina nell’acqua e mettere a bollire (perché se andassi ad unire l’acqua fredda al caramello a 140° si solidificherebbe, invece unendo l’acqua a 100° il composto si “raffredda” ma rimane ad una temperatura che permette di amalgamare tutto alla perfezione). Quado lo zucchero è tutto sciolto e ha raggiunto la colorazione brunastra tipica del caramello aggiungere poco per volta l’acqua in ebollizione (attenzione agli schizzi! Fate poco per volta e proteggetevi mani e braccia con gli strofinacci da cucina) e continuate a mescolare velocemente. A questo punto togliere dal fuoco, ridare un’altra bella mescolata e lasciar raffreddare. Se dovessero esserci grumi una volta intiepidito setacciare il composto.

 

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Viene proprio come il caramello nelle bustine del “Creme Caramel”! Anche se non sono un’amante del caramello (a meno che non sia sotto forma di croccante! ^^) devo dire che è davvero buono. L’ho provato il 31/08/2011, messo nel dosatore e poi da li via! Su gelati, panna cotte, budini… E dura anche parecchio, non si solidifica e rimane sempre di quella consistenza semiliquida perfetta. Si conserva a lungo, basta tenerlo in un contenitore chiuso anche a temperatura ambiente. Ottimo per guarnizioni dell’ultimo minuto perchè per farlo serve poco tempo e davvero pochissimi ingredienti.

Sabrina

 

giovedì 1 settembre 2011

Penne alla Vodka

Ahhhhh! Che bello!
Finalmente è arrivato il divano! (Gene, ebbene si ho dato il nome al mio divano…) Non ci credo ancora! A dir la verità ne è arrivato solo metà per ora… Ma mi so accontentare!

Ricapitolando questo momento di idillio:
mezzo divano + bambini che dormono + gambe stravaccate sulla seggiola + pc sulle gambe + libro pronto a fianco +  condizionatore = a una GODURIA UNICA!!

Si si bello bello il mio mezzo divano!

Adesso ritornando ad argomenti culinari ieri sera (31/08/2011) abbiamo fatto una cenetta con mio zio e mia cugina e abbiamo preparato: “Bruschette al Pomodoro Fresco”, “Penne alla Vodka”, “Erbazzone”, “Gelato con Caramello Home-Made”. Doveva esserci la “Panna Cotta” al posto del gelato ma qualche disguido la portata ad essere nel bidone e non nelle nostre pance… (Vero Tony?! ^^) Comunque era tutto molto buono e spero che siano stati contenti anche loro! Sono pronta anche per un bis di “Penne alla Vodka” per la mia sorellina che se le è sgolosate per messaggi visto che era in montagna. Al più presto la replica.

Attenzione: questa è proprio la porzione che abbiamo fatto noi, ma ne viene davvero tanta quindi dimezzate pure le dosi

 


 

Penne alla Vodka
(ricetta mista)

 

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INGREDIENTI:

700 gr di penne rigate;
350 ml di passata di pomodoro;
1/2 cipolla (io avevo quella rossa);
olio d’oliva q.b;
300 gr di pancetta affumicata in cubetti;
1 bicchiere di Vodka (ho usato quelli della Nutella non troppo pieno);
400 ml di panna da cucina.

PREPARAZIONE:

Tritare finemente al cipolla. Mettere a soffriggere con un filo d’olio e poi aggiungere la pancetta. Quando quest’ultima è bella rosolata togliere momentaneamente dal fuoco e lasciare appena raffreddare prima di aggiungere la vodka per evitare una fiammata eccessiva. Passato un attimo buttare il bicchiere di vodka e dare fuoco con l’accendino, stando attenti alla cappa della cucina (a noi non sono venute fiammate eccessive, era molto molto piccola, si è alzata un pochino solo quando l’abbiamo rimessa sul fuoco). Aspettare che la fiamma consumi tutto l’alcool e si spenga da sola. A questo punto aggiungere la passata e poi la panna da cucina. Nel frattempo mettere su l’acqua a bollire per le penne. Quando il sugo si è ritirato tenere da parte ed aspettare la cottura della pasta. Scolatela al dente e fatela insaporire nella padella con il sughetto. Servite caldo! Buon appetito!

 

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Questa ricetta me la raccontava sempre la Gi e finalmente sono riuscita a provarla! Avevi ragione sono squisite! Poi la vodka gli da qual pizzicore aspro che ci sta davvero bene. Ottimo consiglio!

Ps. Le foto nei piatti di plastica non è perché l’abbiamo offerta agli ospiti così ma perché c’eravamo dimenticati la foto (anzi non mi volevo far vedere a fare la maniaca a fotografare i piatti) e così ci siamo sacrificati a farci un secondo giro dopo che tutti sono andati a casa per rimediare alla mancanza! Che dispiacere… ^^

Sabrina

Riciclo: Panna, Pancetta.

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